Ingiunzioni di pagamento per più di un milione 

Imu non versata, il Comune sta recuperando l’imposta evasa dal 2012 al 2017 Il sindaco: «Accordiamo rateizzazioni alle persone disagiate in diverse forme»

ROSETO. Un milione e 200mila euro circa. E’ la somma complessiva delle ingiunzioni di pagamento, inviate dal Comune di Roseto ai cittadini, relative all’Imu (imposta municipale propria) per le annualità dal 2012 al 2017, in seguito agli avvisi di accertamento regolarmente notificati, il cui pagamento risulta scaduto il 31 dicembre 2018. Una somma considerevole che il Comune potrebbe incassare a breve, anche se i cittadini avrebbero anche la possibilità di ricorrere contro le ingiunzioni di pagamento. «Da due anni c’è un ufficiale di riscossione», spiega il sindaco Sabatino Di Girolamo, «che sta procedendo celermente a riscuotere tutti i crediti in sofferenza del Comune. A Roseto purtroppo, come in tanti altri Comuni, c’è stata una fortissima evasione negli anni precedenti, e anche oggi, da parte di alcuni cittadini. Stiamo cercando di porre rimedio, sempre nell’ottica di un risanamento del bilancio». Tra gli evasori, però, ci sono anche molte famiglie che hanno grandi difficoltà economiche. «Accordiamo anche le rateizzazioni, in diverse forme ed entità», precisa il sindaco, «per le persone disagiate. Del resto ci sono stati anche provvedimenti del consiglio comunale, con i quali abbiamo aderito a condoni vari». Il regolamento per la definizione agevolata dei tributi comunali, infatti, fu approvato nel consiglio di metà giugno, con il quale i cittadini hanno la possibilità di sanare vecchi debiti sulle tasse, evitando le sanzioni e gli interessi. Non mancarono però le polemiche: nello stesso consiglio, i consiglieri d’opposizione Enio Pavone e Angelo Marcone, presentarono una mozione sulla definizione agevolata dei tributi comunali, che fu bocciata, per poi subito dopo approvare lo stesso regolamento proposto dalla maggioranza.
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