Inquilini del Comune senza contratto

22 Aprile 2011

L'accusa del sindacato: atti mai registrati e quindi imposta mai pagata dall'ente

TERAMO. Comune evasore, da anni non registra i contratti di locazione delle case popolari. A sostenerlo è il Sicet, il sindacato degli inquilini affiliato alla Cisl che parla di una «prassi ormai consolidata: per quasi il 70% dei 210 alloggi di proprietà del Comune non esistono i relativi contratti di affitto. Quindi non c'è stato il pagamento dell'imposta dovuta all'Agenzia delle entrate».

«Non solo», incalza il segretario del Sicet, Antonio Di Berardo, «non essendoci il contratto, i canoni percepiti non potrebbero considerarsi, per il Comune, un reddito da locazione ma una somma indebitamente percepita. Faccio notare una particolarità: pur essendoci queste irregolarità Comune e direzione dell'agenzia delle entrate hanno siglato una convenzione per una collaborazione ai fini dell'accertamento tributario. Prima il Comune dovrebbe pensare a mettersi in regola». Il sindacalista accusa «la politica, sia di destra che di sinistra, visto che le irregolarità risalgono anche a parecchi anni fa». E va oltre: «Gli amministratori assegnano le case, poi però tocca ai dirigenti regolarizzare le pratiche burocratiche e non è stato fatto. I dirigenti non solo non hanno stipulato i contratti, ma non danno risposte adeguate ai cittadini che chiedono chiarimenti».

Di Berardo parla poi di «situazione grave anche dal punto di vista igienico-sanitario. Ci sono stati recentemente sopralluoghi della Asl in alloggi in via Longo e in altri in centro storico che hanno evidenziato situazioni non più sostenibili. In una casa ha rilevato "water sprovvisto di acqua di scarico; rubinetti e tubature fatiscenti, ampie zone di umidità per infiltrazione", oltre a crepe e a una finestra rotta. In alcuni casi sono stati consegnati alloggi già degradati e non a norma e anche in questo caso è una mancanza dei dirigenti: avrebbero dovuto controllare prima della consegna dell'immobile non abitabile».

Il Sicet segnala poi una situazione particolare: «Negli anni passati il Comune ha venduto alla Asl alcune case in via Cavour, Villa Mosca, via Palma, via Po e via Crucioli, circonvallazione Ragusa e Cartecchio. Alcune sono fortemente degradate e mai messe a norma da entrambi gli enti. Prendendo la scusa della non agibilità di questi appartamenti ora si tenta di mandare via gli inquilini, e magari poi le case saranno vendute a somme cospicue. Ricordiamo che la legge 137 del 2008 prevede che i proprietari devono dare le case in buone condizioni e conservarle in buono stato». (a.f.)

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