Il centro di Isola del Gran Sasso

CORONAVIRUS / ABRUZZO

Isola del Gran Sasso, un tampone su 4 rileva il virus. Il sindaco: vicini alla zona rossa

Altri 58 nuovi casi, in 12 hanno meno di 19 anni. Il timore è di diventare come Castiglione la nuova Vò abruzzese

ISOLA DEL GRAN SASSO. Preoccupa la situazione-Covid nel paese teramano ai piedi del Gran Sasso e al confine con la provincia dell'Aquila. Analizzando i numeri, emerge che ad ottobre il 3,5% della popolazione ha contratto il virus. Solo oggi, a Isola, sono 58 i nuovi casi. Una situazione allarmante, al punto che il sindaco Andrea Ianni afferma: "Siamo molto vicini alla zona rossa".

Il timoe è che di questo passo Isola del Gran Sasso arrivi alle cifre di Castel Messer Raimondo, ossia l'altro comune teramano identificato come la Vò abruzzese e zona rossa per settimane tra marzo e aprile.

Diverse le età dei malati, segno di come il virus stia circolando in modo trasversale tra i cittadini. Vi sono anche dodici pazienti che hanno meno di 19 anni. Al momento ci sono solo 3 ospedalizzati, ma ciò che preoccupa di più è il 25% di positivi rispetto ai tamponi.

«Dall'inizio di ottobre abbiamo fatto 560 tamponi su un paese di poco più di 4.500 abitanti e la paura è evidente _ afferma Ianni all'Ansa _ sto dando a tutti i cittadini la raccomandazione di rispettare le regole, tipo quelle di marzo, altrimenti sarà inevitabile la chiusura Devo salvaguardare i più deboli. Il Dpcm? Qui siamo di fatto già in lockdown, ma non è sufficiente, serve di più».

Il sindaco ha le idee chiare sul perché sia scoppiato questo focolaio in paese: «Ci sono stati dei sanitari locali coinvolti ma anche alcune cerimonie, come un battesimo. Ma questo non è sufficiente per arrivare a oltre 150 positivi - chiarisce - di fatto è tutto concentrato nelle famiglie: c'è gente che è negativa ma in casa ha positivi che è andata in giro senza rispettare la quarantena, ecco perché bisogna essere più duri nel rispetto delle regole».