«L’accordo sul Bonolis è dannoso»
Il consigliere Antonetti (Forza Italia): il Comune ha scelto di fare un salto nel buio
TERAMO. «Il Comune ha voluto stipulare un accordo transattivo con il gestore privato che risulta dannoso, incomprensibile e peraltro non risolutivo per la società di calcio». Il consigliere di opposizione Carlo Antonetti (Forza Italia) con una lunga nota torna sulla questione dello stadio Bonolis, sostenendo: «Con la stipula dell’accordo il Comune di Teramo ha scelto: di risolvere consensualmente con Soleia la convezione per la gestione dello stadio (nella quale tutti i costi di ordinaria e straordinaria manutenzione erano a carico del gestore e l’eventuale costo di affitto per la società sportiva era di circa € 200.000,00) con una transazione che prevede il pagamento in favore del privato, con facoltà di cessione del credito e senza possibilità di compensazione, della complessiva somma di € 5.043.335,75 4.350.000,00 oltre 693.335,75 di interessi al 5%...!), di cui due milioni di euro attinti dall’avanzo di bilancio, oltre molto probabilmente a 1.000.000,00 per l’Iva; di riaffidare contestualmente a Soleia per sei mesi e, comunque, fino all’aggiudicazione al nuovo gestore con gestione del bar e dei punti di ristoro la manutenzione ordinaria dello stadio, questa volta però... pagando in suo favore la somma di € 140.000,00 oltre Iva per sei mesi (almeno) e accollandosi il pagamento di tutte le spese di gestione (acqua, riscaldamento, luce e Tari ecc..); di concedere a Soleia l’opportunità di utilizzare lo stadio dal 1° luglio al 31 agosto di ogni anno al costo di 77.000,00 annui per lo svolgimento di eventi; di indire, forse, un nuovo bando di gara per il nuovo affidamento dello gestione dello stadio a un privato (ce ne sarà uno??) peraltro a condizioni tutte ancora da verificare e determinare; di concedere, quindi, l’utilizzo dello stadio alla società di calcio della città per un costo che non è stato determinato, che non si conosce e che, comunque, se dovesse essere rapportato ai costi di gestione non potrebbe essere inferiore a € 300.000,00 annui! Incredibile! Ma si può amministrare così una città capoluogo?».
Antonetti poi elenca quelle che a suo avviso sono «le gravissime bugie raccontate ai cittadini dal sindaco e dall’amministrazione», in particolare la tesi secondo cui l’operazione economica sarebbe neutra per il Comune («l’ente sosterrà costi certi mentre gli ipotetici incassi sono incerti») e quella secondo cui esistevano altissime probabilità di perdere l’arbitrato («anzi è esattamente il contrario»). E si chiede: «Alla luce di tutto ciò la domanda sorge spontanea: ma perché? Perché il Comune ha scelto di fare questo totale e dannoso salto nel buio? Ogni cittadino è libero di darsi una risposta. Noi, come cittadini e consiglieri, abbiamo il compito e il dovere di chiedere e attendere le risposte dei competenti organi perché la vicenda è grave e dannosa per il Comune e per i cittadini. E così faremo!». Antonetti ipotizza, citando un passaggio del parere finale dei consulenti, che l’ente sia stato condizionato da «una forte situazione di malcontento sociale», ovvero dall’avversione della tifoserie verso il gestore Franco Iachini.
L’ex candidato sindaco conclude: «Ma alla fine di tutta questa triste e grave storia altre domande sorgono spontanee soprattutto nell’interesse della società sportiva, dei tifosi e dei cittadini: il Teramo calcio quanto pagherà per giocare al Bonolis? Quanto riceverà dal Comune di Teramo? Al Comune di Teramo quanto costerà la gestione ordinaria e straordinaria del Bonolis? Quando si farà il bando di gara per la gestione e a quali prezzi?».(d.v.)