L’emergenza gas è stata tutta colpa di una valvola

1 Maggio 2014

Sul perché del blocco si scontreranno Sgi e 2i Rete gas Cna e Federconsumatori promuovono azioni risarcitorie

TERAMO. Emergenza gas a Teramo, la situazione si ingarbuglia. Da una parte si chiarisce un altro tassello dei motivi del disservizio che ha lasciato la città senza metano per quattro giorni. Il problema è la chiusura di una valvola, una sorta di snodo che consente il passaggio del metano dal gasdotto di trasporto alla rete cittadina. Ora bisogna capire se la valvola si è chiusa perchè la portata del metano era stata ridotta eccessivamente dal gestore della rete di trasporto (la Sgi) che stava eseguendo dei lavori in quel momento oppure per un malfunzionamento della valvola. Su questo dettaglio probabilmente si articolerà lo scontro - ormai sembra alle porte - fra la Sgi e la 2i Rete gas che gestisce la rete in città.

Intanto la Cna e la Federconsumatori «intendono promuovere un'iniziativa congiunta per il risarcimento dei danni economici subìti dalle imprese a causa della gravissima interruzione dell'erogazione del gas metano a Teramo, Montorio e Torricella Sicura, avvenuta nei giorni delle festività pasquali». La nota fa riferimento anche a Montorio perchè sono state colpite dal disservizio anche alcune case, nella parte del territorio verso Teramo.

«Cna e Federconsumatori esigono, innanzitutto, che il soggetto gestore della rete (la società Sgi), già dichiaratosi responsabile dell'interruzione del servizio, renda chiare le cause dell'inaccettabile evento ed invitano l'Authority per l'energia, deputata alle attività di controllo, ad agire rapidamente per gli indispensabili accertamenti tecnici», continua la nota, «fermo restando che la durata dell'interruzione del servizio e i pesanti disagi che ne sono derivati, data anche la coincidenza con le festività, richiederanno senz'altro da parte di chi gestisce il servizio un'adeguata compensazione tariffaria a favore della generalità degli utenti colpiti (ivi comprese le famiglie), non vi è dubbio che siano possibili specifiche azioni risarcitorie per i danni subìti dalle attività economiche. Cna e Federconsumatori, che si avvarranno a tal fine delle competenze presenti nelle rispettive organizzazioni, invitano gli imprenditori a rivolgersi alle loro sedi ed a presentare la documentazione comprovante la natura e l'entità dei danni». (a.f.)

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