Malattia dell’aorta, 250 interventi dal 2020

30 Settembre 2024

La Cardiochirurgia del Mazzini organizza sul tema un convegno di respiro nazionale venerdì e sabato

TERAMO. La Cardiochirurgia di Teramo è un punto di riferimento nel Centro-Sud nel trattamento della patologia aortica, una sorta di “killer silenzioso” a elevatissima mortalità, e in particolare della patologia dell’arco aortico. La Asl fa sapere in una nota che «sulla scia della tradizione _ il reparto si occupa da più di 40 anni di questo particolare ambito – negli ultimi quattro anni l’Unità complessa di Cardiochirurgia di Teramo ha trattato più di 250 pazienti con malattia aortica, dei quali il 37% in emergenza. Sono state eseguite 69 procedure di chirurgia dell’arco aortico, la quasi totalità delle quali in emergenza, con ottimi risultati (una mortalità ben al di sotto delle casistiche internazionali). Più di 70 le procedure totalmente endovascolari, senza incisioni chirurgiche».
«Oggi ci troviamo a fronteggiare situazioni sempre più complesse come reinterventi e pazienti particolarmente fragili. Il trattamento attuale delle malattie dell’aorta non può limitarsi all’utilizzo di tecniche chirurgiche “tradizionali” ma deve potersi avvalere di alternative come la chirurgia ibrida e le procedure endovascolari che abbattono drasticamente l’invasività e spesso il rischio chirurgico per il paziente», spiega il direttore della Cardiochirurga e capo del Dipartimento cardio-toraco-vascolare, Filippo Santarelli. Di questo si parlerà il 4 e 5 ottobre al Kursaal di Giulianova Lido in “AAA – All around aorta: Management delle patologie dell’aorta toracica”, il congresso abruzzese dedicato alla diagnostica e trattamento delle patologie dell’aorta e organizzato dalla Cardiochirurgia di Teramo. Il convegno, di respiro nazionale, vedrà coinvolti cardiochirurghi, chirurghi vascolari, radiologi interventisti, anestesisti provenienti dai centri italiani con maggior esperienza nel trattamento delle malattie dell’aorta.