Marittimo morto, ci sono due indagati

27 Settembre 2024

Avvisi di garanzia per omicidio colposo a comandante e armatore della barca in vista dell’autopsia in programma oggi

TERAMO. Per ora c’è spazio solo per il dolore di una famiglia. Per tutto il resto proverà l’inchiesta giudiziaria a dare delle risposte sul perché della morte del 60enne Tommaso Fioravanti, marittimo sambenedettese residente a Martinsicuro deceduto mentre era impegnato in una battuta di pesca al largo di Roseto.
Nel fascicolo del pm Davide Rosati ci sono due indagati per omicidio colposo: atto dovuto da parte dell’autorità giudiziaria in presenza di un esame irripetibile come quello dell'autopsia per consentire a tutti di nominare dei propri consulenti per partecipare all'esame autoptico. Esame che si svolgerà questa mattina all’obitorio di San Benedetto del Tronto e che sarà eseguito dal medico legale Francesco Brandimarti. Gli indagati sono armatore e comandante della imbarcazione per cui lavorava la vittima, da tutti descritto come esperto marittimo.
La tragedia è avvenuta intorno alle 4 di mercoledì durante una battuta di pesca notturna con la lampara a circa 30 miglia dalla costa, in prossimità dell’area dove si trovava l’imbarcazione di una società cooperativa che ha la sua sede a Martinsicuro e che appartiene alla flottiglia di San Benedetto.
Fioravanti era insieme a un altro marittimo su un barchino al servizio della lampara: si tratta di una piccola imbarcazione munita di una particolare illuminazione e che viene usata per gettare le reti. Improvvisamente, per cause ancora in corso di accertamento, la barca si è rovesciata ed è affondata. Uno dei due marittimi, un uomo del Pescarese, è riuscito a salvarsi a nuoto ed è stato recuperato dall’equipaggio della barca madre.
Fioravanti non è riuscito a mettersi in salvo ed è annegato. L’allarme è stato lanciato immediatamente, ma vani si sono rivelati i soccorsi prestati subito dagli altri marittimi dell’imbarcazione grande. Sulla vicenda sono in corso le indagini avviate dalla Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto su delega del pm Rosati.
Il magistrato, inoltre, ha disposto specifici accertamenti per ricostruire la dinamica dei fatti. Per questo già nella giornata di mercoledì gli uomini della Capitaneria di Porto di San Benedetto hanno cominciato a raccogliere le testimonianze dei marittimi a bordo della lampara, tutti sentiti nella loro veste di persone informare sui fatti. La vittima, che negli anni scorsi aveva lavorato anche come camionista, lascia tre figli di 34, 26 e 24 anni, la madre di 80 anni e la sorella Teresa molto conosciuta a Martinsicuro per il suo impegno in varie associazioni locali.
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