Maxi-sequestro di 300 ombrelloni

Alba, vigili urbani sulla spiaggia: s'indaga su un vasto giro di falsi affitti

ALBA ADRIATICA. Maxi sequestro di ombrelloni tra Tortoreto ed Alba Adriatica. Ieri mattina i vigili urbani di Alba e la guardia costiera di Tortoreto ne hanno sequestrati trecento, oltre a numerose sdraio e lettini. Sembra che la presenza di questi ombrelloni nasconda un giro di affitti abusivi di ombrelloni sulle spiagge libere. Cosa denunciata in un esposto inviato al Comune.

Nell'esposto si ipotizza la presunta responsabilità di qualche agenzia immobiliare che affitta appartamenti per l'estate, comprensivi però di ombreggio nei tratti demaniali non soggetti a concessione. Verbalmente (nei contratti non figurerebbe), si promettevano e si davano spazi per l'ombreggio in modo del tutto illegale e arbitrario.

Sarebbe coinvolto in questa vicenda anche un parente stretto di un esponente della politica amministrativa locale. Ieri mattina gli agenti della polizia municipale e gli uomini della guardia costiera di Tortoreto, guidati dal maresciallo Salvatore De Pascalis, hanno avviato un giro di vite sul tratto di spiaggia libera all'altezza della pinetina.  Diversi bagnanti che usufruiscono, per la tintarella, dei pochi tratti di area demaniale non soggetta a concessione avevano denunciato il problema dell'occupazione abusiva perenne degli spazi liberi.

Ieri alle 3, prima che facesse giorno, i vigili urbani hanno sequestrato circa 300 tra ombrelloni, sdraio, lettini ed accessori per il mare alcuni dei quali legati con delle catene. Il materiale sequestrato è stato stoccato nei magazzini del Comune in attesa che la magistratura ne autorizzi la distruzione.

«E' stato necessario procedere alla ricognizione sull'arenile per due ordini di motivo», spiega il sindaco Franchino Giovannelli, «prima di tutto perché non è ammissibile che un cittadino venga depredato di uno spazio solo perché c'è qualcuno che se ne appropria indebitamente e comodamente, contravvenendo a quanto stabilito dall'ordinanza della capitaneria di porto e dal codice della navigazione». Dello stesso parere è l'assessore alla sicurezza Cesare Di Felice.

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