Una protesta dei lavoratori del Mercatone Uno di Scerne di Pineto

GRUPPO SENZA PADRONE / OFFERTE ENTRO IL 31

Mercatone Uno, 24 possibili acquirenti 

Di questi, 11 hanno avviato trattative serrate. Si apre uno spiraglio per i 105 dipendenti dei tre punti vendita abruzzesi

TERAMO. C’è uno spiraglio per i 105 lavoratori dei tre punti vendita Mercatone Uno a Scerne di Pineto, Colonnella e San Giovanni Teatino (Chieti). Sono 24 infatti i soggetti interessati a partecipare al bando per la vendita del gruppo in amministrazione straordinaria, che dovranno presentare formale proposta entro il 31 ottobre. Di questi, almeno 11 hanno interlocuzioni serrate con la procedura. E’ questo quanto emerso martedì in un incontro al ministero dello Sviluppo economico, a cui hanno partecipato anche i sindacati.
I possibili acquirenti dunque ci sono, anche se bisognerà capire quale quadro emergerà dalla vendita, cioè se si farà il cosiddetto “spezzatino”, ovvero il gruppo sarà venduto in diverse tranche o no, e comunque se gli acquirenti avranno una solidità tale da garantire un futuro ai punti vendita.
«Proprio per questo noi vogliamo interloquire con la Regione», osserva Mauro Pettinaro della Filcams Cgil, «per capire il quadro complessivo in cui si inserisce la situazione dei tre punti vendita abruzzesi e quali sono le prospettive. E’ importante anche vigilare affinchè i nostri punti vendita non siano tenuti fuori».
Il sindacalista parla anche della necessità di prolungare la cassa integrazione che scade a dicembre. Anzi, a questo riguardo l’incontro romano ha dato un ulteriore spiraglio, riguardo al nodo da sciogliere, più volte segnalato dai sindacati, dell’esiguità della cassa integrazione percepita dai lavoratori, che si aggira sui 3-400 euro al mese. Infatti ad agosto 2018 con la Shernon Holding, cioè con la precedente gestione, fu stretto un accordo che fra l’altro trasformò quasi tutti i contratti da full time a part time, e «la cassa integrazione è stata calcolata sui nuovi contratti, mentre noi chiediamo che si faccia riferimento ai vecchi, che garantirebbero somme meno esigue», conferma Pettinaro.
«Dalla riunione è emerso che il ministero del Lavoro è disponibile a vagliare la possibilità», spiega Fabio Benintendi della Cisl, «di calcolare l’importo della cassa integrazione sulle vecchie situazioni contrattuali. Per quanto riguarda la vendita, invece, seguiremo con molta attenzione gli sviluppi. Visto come è andata la precedente, che ha portato al fallimento della Shernon. C’è bisogno che si facciano verifiche serie sugli acquirenti. Il 31 ottobre sarà una scadenza importante: allora sapremo veramente se ci sono uno o più soggetti interessati all’acquisto. E se ce n’è più d’uno è necessaria molta cautela. Comunque allo stato attuale giudichiamo positivo il fatto che ci siano diverse manifestazioni di interesse».
Attualmente sono 1.731 in tutta Italia i lavoratori ex Mercatone Uno interessati per 55 punti vendita, di cui tre, appunto, in Abruzzo.
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