Foto d'archivio

TERAMO

Morto a 16 anni, l'inchiesta va avanti

La Procura fa eseguire l’autopsia e procede contro ignoti per istigazione al suicidio del ragazzo di Roseto: resta l’ipotesi della sfida sul web. I funerali domani al Pala Maggetti

TERAMO. E' stata effettuata ieri pomeriggio l’autopsia sul corpo dello studente 16enne rosetano di origini romene ritrovato morto con una cintura al collo nella notte tra venerdì e sabato nella sua camera da letto, e nella tarda serata di ieri la salma è stata restituita ai familiari.

leggi anche: Teramo, carabinieri 16enne suicida, città sotto choc. Indagini su pc e cellulare Gli investigatori studiano l'attività online del ragazzo per indagare se avesse partecipato a qualche "web challenge". Reazioni attonite tra i rosetani e la comunità scolastica del "Moretti"

I funerali sono stati fissati per giovedì 4 aprile alle 15,30 nel Pala Maggetti messo a disposizione dal Comune.

Al momento la Procura procede contro ignoti e il reato ipotizzato è istigazione al suicidio. L’autopsia eseguita dall’anatomopatologo Giuseppe Sciarra ha confermato la morte per asfissia, che può essere stata causata non da un impiccamento, come sembrava inizialmente, ma da uno strangolamento con la cintura dei pantaloni.

Sul tavolo resta l’ipotesi di un tragico gioco, forse indotto dalle sfide estreme lanciate sul web e in voga tra gli adolescenti. Per questo motivo il pubblico ministero Francesca Zani ha disposto il sequestro del personal computer e del cellulare del 16enne, ma perché uno specialista concluda un’analisi sul contenuto dei dispositivi ci vorrà molto tempo.

Nel frattempo i carabinieri procedono nelle indagini, sentendo anche amici e professori dell’istituto Moretti, la scuola che il giovane studente frequentava con ottimi risultati (era molto attivo, partecipando anche a tanti convegni).

©RIPRODUZIONE RISERVATA