NERETO

Morto a 19 anni Londra, la verità comunicata al papà: "Il mio angelo ucciso dal virus"

I risultati dei test sciolgono i dubbi a 8 giorni dal decesso di Luca Di Nicola. Il sindaco scrive a Di Maio: "Accertare il trattamento sanitario ricevuto". E ora si aspettano le spoglie

NERETO. Luca Di Nicola è morto di Coronavirus. A sciogliere i dubbi sono stati i risultati dei test eseguiti "post mortem" sul corpo dell'aiuto cuoco di Nereto deceduto otto giorni fa a Londra. I risultati sono stati comunicati al padre del 19enne . "Il mio angelo è risultato positivo al virus, influenza seguita da un'infezione: anche un cuore grande, il più grande di tutti, può cessare di battere", ha pubblicato su Fb il padre Mirco Di Nicola confermando ciò che tutti temevano e che gli stessi genitori sospettavano fin dall'inizio. Il messaggio si conclude con un appello in un momento così drammatico: "Continuiamo a restare in casa".

Fino a ieri i risultati del tampone erano sconosciuti. Così come ora non si sa nulla del rientro in patria delle sue spoglie. L’unica certezza è che la madre ed il suo compagno sono in quarantena a Londra anche loro distrutti dal dolore, inermi.

Ieri il sindaco di Nereto Daniele Laurenzi aveva così deciso di scrivere al ministro degli Esteri Luigi Di Maio chiedendogli un rapido intervento per sbloccare la situazione. "E' altrettanto necessario accertare il trattamento sanitario adottato dai sanitari inglesi per curare il nostro giovane connazionale", scrive il sindaco invitando la Farnesina e la Prefettura di Teramo a verificare l’esistenza delle criticità segnalate e «qualora le stesse risultassero confermate, a porre in essere i provvedimenti che riterranno opportuni». (a.d.p.)
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leggi anche: Coronavirus: da Nereto a Londra, muore dopo pochi mesi a 20 anni Luca Di Nicola si era trasferito per raggiungere la madre e lavorava come aiuto cuoco in un ristorante. Era da qualche giorno a letto con l'influenza, poi una crisi respiratoria: si aspetta l'esito del tampone