Mostra film porno all'allieva, prof nei guai

Video e foto osceni sul computer della scuola, indagato docente di una media

TERAMO. Atti osceni: è il reato contestato ad un insegnante di una scuola media teramana accusato di aver fatto vedere sul computer dell'istituto foto e video pornografici ad una sua allieva di 14 anni. Il docente, un teramano di 55 anni che in questi giorni è assente per malattia, prossimamente potrebbe essere sospeso. Sembra, infatti, che gli inquirenti siano intenzionati a chiedere proprio questo provvedimento. Il caso, avvolto da uno stretto riserbo proprio per la giovanissima età della vittima, è venuto allo scoperto qualche settimana fa, quando i genitori della ragazzina hanno deciso di denunciare.

E' stata la mamma a raccogliere le prime confidenze della figlia e ad informare il papà. Le indagini, affidate alla squadra mobile, sono scattate immediatamente.  Il primo passo è stato il sequestro dei computer. Ne sono stati prelevati tre: due in dotazione al laboratorio di informatica della scuola e uno nell'abitazione dello stesso docente. Sembra, ma per il momento si tratta solo di ipotesi, che un attento esame dei due computer sequestrati nella scuola abbia confermato le accuse della ragazzina, evidenziando il passaggio di quei video.

La giovanissima studentessa nei giorni scorsi è stata ascoltata dal pm Roberta D'Avolio, il sostituto procuratore titolare del caso, nel corso di un'audizione protetta. In quest'occasione sembra che la ragazzina abbia confermato tutte le accuse, sostenendo che in alcune occasioni l'insegnante l'avrebbe portata nel laboratorio di informatica per vedere immagini porno. Ma, oltre ai computer, gli investigatori, su disposizione della procura, hanno sequestrato anche i tabulati telefonici del cellulare del professore e della studentessa e il contenuto di un sms che la stessa ragazzina avrebbe ricevuto sul suo telefonino e che sarebbe stato inviato proprio dall'insegnante. 

Le indagini della polizia, inoltre, mirano ad accertare se anche altri studenti della media siano stati costretti a vedere le stesse immagini. Una ipotesi che, almeno per il momento, i poliziotti sembrano intenzionati a scartare, anche sulla base dei racconti degli stessi ragazzi. L'uomo, ascoltato dagli investigatori, nega ogni suoi coinvolgimento nella vicenda, sostenendo di non aver mai fatto vedere film porno alla sua allieva. Per il momento è indagato per atti osceni, ma non è escluso che nei prossimi giorni il magistrato possa accusarlo anche di una ipotesi di reato più grave. Nell'ambito delle indagini gli investigatori hanno raccolto anche le testimonianze del personale della scuola, sia docenti e che amministrativi, per capire se qualcuno in queste settimane si sia accorto di qualcosa o abbia notato qualche atteggiamento sospetto. (d.p.)

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