Muore dopo un’attesa di 5 ore al pronto soccorso di Teramo

TERAMO. Muore dopo un’attesa di cinque ore al pronto soccorso di Teramo. D.E., 72 anni, è arrivato ieri alle 19 al pronto soccorso lamentando dolori all’addome e ai reni. E’ stato fatto stendere su una barella, che è stata “parcheggiata” lungo un corridoio nelle vicinanze dell’accettazione. Sono passati minuti e minuti senza che accadesse nulla, fino a quando qualcuno gli ha fatto un prelievo di sangue. Poi più nulla. Fino a quando qualcuno intorno a mezzanotte si è avvicinato all’uomo, che pareva dormisse, e ha scoperto che non aveva più battito. Da qui il massaggio cardiaco e il tentativo di rianimarlo, senza esito. Attoniti e addolorati i parenti che stanno vagliando se presentare o meno denuncia alla magistratura. Intanto la Asl ha disposto l’autopsia sul corpo.

Oltre al percorso che la magistratura seguirà, è la stessa Asl ora ad avviare un’indagine conoscitiva. «Ho disposto l’immediata verifica dei fatti, ora in corso - spiega il direttore generale della Asl di Teramo, Paolo Rolleri - da parte del primario di pronto soccorso con il personale sanitario presente al momento dell’arrivo del paziente e dopo il decesso. Se si dovessero verificare anomalie legate a responsabilità o negligenze sarà mia cura intervenire con decisione e senza esitazione. Il fatto che il medico di turno abbia chiesto lui stesso l’autopsia, dimostra che qualcosa di strano deve essere accaduto al paziente». Rolleri esprime la sua vicinanza ai familiari dell’anziano. I medici raccontano che l’uomo deambulava tranquillamente quando è giunto in ospedale. «Spero che tutto si chiarisca e che venga fuori la realtà dei fatti», conclude il direttore generale.

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