Nereto, sequestrate le ville degli imprenditori cinesi

Evasione fiscale: nei guai due cinesi. Sequestrati immobili a Nereto e Tortoreto per un valore pari alle somme evase. Dal 2002 avrebbero nascosto al Fisco ricavi per circa 13 milioni di euro

NERETO. Sono stati sequestrati stamattina dalla Finanza di Teramo una villa a Nereto e un palazzo vista mare, ancora in costruzione, a Tortoreto. Beni immobili e mobili di due cinesi per un valore di circa un milione di euro. La normativa applicata è recente, è prevede la confisca per "equivalente" di beni il cui valore corriponde alle somme evase al fisco.

Le indagini della guardia di finanza hanno evidenziato un sistema di frode fiscale posta in essere attraverso la costituzione di aziende con diversi nomi e natura giuridica, tutte collegate e operanti nell'abbigliamento, intestate a cosiddette "teste di legno", sempre cinesi. Frode che avveniva con l'alterazione e la falsificazione delle transazioni contabili e dei documenti fiscali emessi.

Un sistema che, dal 2002, ha portato a evadere ricavi per un ammontare complessivo di circa 13 milioni di euro e che hanno generato evasioni di Irpef e Iva pari a 4 milioni 246mila euro. Soldi con cui i cinesi hanno acquistato beni immobili in Val Vibrata e anche negozi in Cina.

Gli immobili sono i due sequestrati oggi, a cui si somma un opificio con annessa abitazione, sempre a Nereto, sequestrati nel giugno scorso. In quell'occasione due cinesi furono arrestati, mentre uno è ancora latitante. Ora tutti e tre sono stati denunciati per associazione a delinque finalizzata alla frode fiscale e truffa aggravata ai danni dello Stato. In più ci sono 9 denunce per concorso in frode fiscale nei confronti dei cinesi prestanome. (a.f.)

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