No del Tar al progetto di Iachini: niente campi da padel al Bonolis 

L’imprenditore voleva realizzarli nel parcheggio, idea bocciata per ragioni di sicurezza e viabilità I giudici avallano le motivazioni date dal Comune e dalla commissione sui pubblici spettacoli

TERAMO. Il Tar dell'Aquila dice no ai campi da padel nel parcheggio dello stadio Bonolis di Piano d'Accio. Il tribunale ha rigettato il ricorso della Soleia Srl, la società di Franco Iachini che aveva impugnato gli atti con i quali il Comune di Teramo e la Commissione tecnica provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo (istituita presso la Prefettura) avevano dato parere negativo al progetto.
La bocciatura era scaturita da ragioni di gestione della sicurezza, ordine pubblico e viabilità: la realizzazione dei sei campi, aveva ritenuto la commissione tecnica composta dai rappresentanti di questura, Comune, Asl, Coni e Prefettura, non appare compatibile con le caratteristiche dell'area. Iachini, gestore del Bonolis, ha chiesto al Tar l'annullamento di quegli atti, portando in giudizio gli organismi che li avevano posti in essere e producendo una puntuale documentazione tesa a dimostrare la fattibilità del progetto e la violazione delle garanzie procedimentali. I giudici, però, hanno rimarcato le criticità che la realizzazione dei campi creerebbero per traffico e sicurezza. Spiega la sentenza che nello stadio «possono svolgersi oltre ad eventi sportivi, anche eventi musicali e ricreativi in genere. Appare pertanto non corretto calibrare le censure in relazione a quella che è la massima capienza prevista esclusivamente per lo svolgimento di incontri di calcio», e che la Commissione tecnica «è chiamata a giudicare in ordine alla sussistenza delle condizioni di safety e security dell’impianto a prescindere da vicende transitorie e contingenti, quali l’attuale livello delle competizioni sportive e l’effettiva presenza della tifoseria, o di altra tipologia di utenti in relazione allo svolgimento di eventi di natura diversa, presso la stadio». La sentenza rileva problematiche nelle operazioni di afflusso e deflusso, e il pregiudizio per i mezzi di soccorso.
La Soleia aveva presentato al Comune un progetto da cinque campi coperti, due dei quali posizionati a ridosso delle uscite dello stadio: bocciato. Poi ne ha presentato un secondo, quello finito al Tar, con sei campi spostati tutti nell’area parcheggio. Per i giudici questa nuova proposta non avrebbe comunque “superato” le criticità esistenti nella prima. L'idea degli impianti da padel era inizialmente incorporata nel piano economico finanziario (Pef) dello stadio, ancora al centro di un arbitrato con il Comune, ma la Soleia a un certo punto ha deciso di “scorporarla” chiedendo agli uffici comunali che avesse un percorso autonomo.
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