Non lo operano perché il medico non c’è

Lo sfogo di un paziente: aspetta due ore fra dolori lancinanti al Mazzini, va a Sant’Omero e viene curato in due minuti

TERAMO. Ha aspettato inutilmente che qualcuno all’ospedale di Teramo mettesse fine al dolore lancinante che a un certo punto l’ha fatto anche cadere a terra. Alla fine se ne è andato ed è andato a farsi curare all’ospedale di Sant’Omero, dove l’hanno sottoposto al piccolo intervento in pochi minuti.

G.D.A., 45enne di Campli, racconta la sua disavventura all’ospedale di Teramo. «Sono andato al pronto soccorso di Teramo mercoledì sera con un dolore fortissimo per una cisti vicino l’ano. Soffrivo talmente tanto che non potevo camminare», racconta l’uomo, «all'accettazione mi hanno detto che c'era molto da aspettare. Per cui mi hanno consigliato: domattina vai dal medico di base e con una sua impegnativa urgente vai direttamente in chirurgia così se c'è bisogno ti incidono la cisti. Io ho seguito il consiglio, l’indomani sono andato dal medico e con l’impegnativa con su scritto urgente ho pagato il ticket e sono andato in reparto. Non erano nemmeno le 12,30: mi hanno detto di aspettare in sala d'attesa tanto il medico stava facendo un piccolissimo intervento chirurgico sarebbe arrivato immediatamente. Dopo mezz'ora di attesa sono tornato dall'infermiere, gentilissimo, che mi aveva accolto prima e lui l'ha chiamato davanti a me: il medico ha detto “Sto arrivando”. Passa un’altra mezz'ora abbondante e si ripete la stessa scena di prima. Io ero fiaccato dal dolore intensissimo e alla fine dopo due ore, alle 14,20 il chirurgo ancora non arrivava e me ne sono andato». G.D.A. chiede e ottiene la restituzione del ticket da 30,66 euro. «Ho scritto sull'impegnativa che rinunciavo perchè dopo due ore di attesa con un grande dolore non sono riuscito ad avere la prestazione», precisa il paziente. G.D.A. a quel punto sale in auto - sempre accompagnato dalla moglie perchè con quel dolore è impossibile guidare e va all’ospedale di Sant’Omero. «Sono arrivato lì alle 15,30» riprende G.D.A., «avevo 38 di febbre. In pronto soccorso mi ha visitato un medico, Piergiorgio Casaccia, che mi ha subito curato. Ha fatto un’incisione in due minuti e ha risolto il problema: il dolore è sparito. Io voglio lodare l'ospedale di Sant'Omero dove ho ricevuto cure efficaci e tempestive, a differenza dell’ospedale di Teramo. Penso a quanto ancora avrebbe dovuto soffrire un anziano, che magari ha difficoltà a spostarsi da un ospedale all’altro. Non è giusto. Nella sala d’attesa del Mazzini accanto a me c’era una signora di 80 anni che era disperata».

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