Notte di fiamme e paura, brucia la collina tra Torricella e Teramo 

Distrutti venti ettari di sterpaglie e case a rischio, il rogo alimentato dal vento e spento dal Canadair Incendio anche a Cerchiara di Isola del Gran Sasso, scongiurato lo sgombero delle abitazioni

TERAMO. Fiamme sulla collina a minacciare le case e quell’acre sensazione di bruciato che le raffiche di vento spingono su tutta la città: è stata una notte di fuoco e paura quella che nel bilancio porta 20 ettari di sterpaglie e coltivazioni divorati dal rogo, svariati lanci d’acqua del Canadair e decine di pompieri in prima linea. Solo nella tarda mattinata di ieri le fiamme tra le colline di Santa Chiara di Torricella e Monsignore di Teramo sono state domate dopo che per tutta la notte hanno fatto temere il peggio soprattutto nei quartieri più ad ovest della città. E se in mattinata il fuoco sulla collina tra Teramo e Torricella è stato spento, nel primo pomeriggio Canadair e pompieri si sono spostati a Cerchiara di Isola del Gran Sasso per un altro incendio sempre alimentato dalle forti raffiche di vento. E anche in questo caso lanci d’acqua e vigili a protezione di alcune abitazioni. «Il rischio sgombero delle abitazioni è scongiurato», dice il sindaco Andrea Ianni, presente sul posto, «ma i focolai restano e per questo la vigilanza rimane altissima»
LE PRIME AVVISAGLIE
NELLA NOTTE
A Teramo le prime avvisaglie dopo la mezzanotte quando i bagliori delle fiamme hanno illuminato la collina tra Torricella e il capoluogo e le raffiche di vento hanno iniziato a far temere il peggio spostando di volta in volta la direzione delle fiamme. L’immediato intervento delle squadre dei pompieri ha impedito al fuoco di raggiungere alcune abitazioni vicino al fronte con i residenti che in alcuni casi sono scesi in strada. Costante il collegamento tra la figura del Dos, il direttore delle operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco, e la sala nazionale della Protezione civile proprio in un monitoraggio continuo della situazione visto il fattore vento. Alle 9 l’intervento del Canadair che ha effettuato più lanci d’acqua.
IL SINDACO
RINGRAZIA I POMPIERI
Sul posto è intervenuto il sindaco Gianguido D’Alberto che ha ringraziato vigili del fuoco per l’attività svolta: «Voglio ringraziare tutte le squadre dei vigili del fuoco che come sempre sono state in prima linea, tutte le forze dell'ordine e il personale della polizia locale con cui ho seguito le attività di controllo prima e di spegnimento poi. Quanto si è verificato nella notte, così come altre situazioni di questi giorni, evidenzia l'importanza del rispetto delle regole di gestione del territorio, anche e soprattutto da parte dei cittadini. Non a caso il Comune, proprio nei giorni scorsi, ha approvato il regolamento di polizia rurale che obbliga i proprietari dei terreni alla manutenzione e alla pulizia dei fondi. Ferme restando le indagini in corso sulle cause dell'incendio, si ricorda alla comunità la necessità di provvedere alla pulizia delle aree verdi mediante taglio e rimozione delle erbacce prospicienti i fondi stessi».
LE INDAGINI:
NON SI ESCLUDE IL DOLO
Dopo la paura e i soccorsi, ora saranno le indagini dei carabinieri a fare chiarezza sulle cause e a stabilire se ci sia stato dolo. Per il momento, infatti, nessuna pista viene esclusa. Il vasto incendio della notte ha riportato alla mente quelli che nel Ferragosto del 2021 hanno minacciato la città, da Carapollo a Miano. In questo caso, stabilirono allora le indagini, ad agire fu la mano di un piromane visto che vennero trovati degli inneschi ma che, come spesso accade in queste situazioni, non fu possibile trovare chi li aveva messi. Le indagini dei carabinieri sono già partite e si cerca qualsiasi indizio, anche piccolo, da cui iniziare per fare chiarezza. E soprattutto per impedire, qualora si accertasse il dolo, che fatti come questo possano ripetersi.
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