Operaio trovato morto, indagini riaperte 

Dopo l’esposto dei familiari la Procura dispone una consulenza tecnica su cellulare e pc, nuovamente ascoltati i testi

SILVI. I passaggi di un procedimento giudiziario scandiscono tragedie familiari che con il tempo possono solo diventare più dolorose. Ma sono necessari per fare chiarezza. Così come nel caso di Pasqualino D’Eusebio, il 48enne di Silvi trovato senza vita il 6 marzo scorso nelle campagne di Pineto. Dopo l’esposto dei familiari la Procura ha riaperto le indagini con un fascicolo la cui ipotesi di reato è istigazione al suicidio. Come primo atto il pm Silvia Scamurra ha affidato a un consulente tecnico l’incarico di estrapolare tutti i contenuti del cellulare e del pc dell’uomo. Memoria e file cancellati compresi. E non solo. Sono in corso anche nuove audizioni di persone informate sui fatti.
Nell’esposto i familiari, assistiti dall’avvocato Camillo Graziano, hanno sollevato dubbi sul suicidio ed evidenziato numerose incongruenze. A cominciare dalla dinamica del gesto. «D’Eusebio», si legge nell’esposto, «è stato ritrovato impiccato a un arbusto, inginocchiato, con le braccia piegate verso l’interno, le mani semi-chiuse e con dei segni ai polsi. È doveroso precisare che era di corporatura robusta, 80 chili circa; ciò genera dei dubbi relativamente al tipo di impiccamento, definito incompleto dalla medicina legale in quanto il corpo non era completamente sospeso bensì a contatto con il suolo con le ginocchia, nonché rispetto alla pianta cui l’estremità della corda era legata. Trattasi, infatti, di un semplice arbusto, con rami piuttosto piccoli, non in grado di sostenere l’energia cinetica necessaria, per un corpo di 80 chili, ad indurre la morte». Ma non c’è solo questo particolare a sollevare dubbi nei familiari. Nell’esposto hanno fatto riferimento anche alle testimonianze di alcuni colleghi di lavoro dell’uomo (operaio in un’azienda) ai quali la vittima aveva riferito di essere molto preoccupato in quanto ricattato a causa di debiti che avrebbe accumulato. Un particolare a cui è stato associato il fatto che, sempre secondo i familiari, negli ultimi tempi l’uomo era cambiato con atteggiamenti definiti insoliti. A cominciare dal telefono cellulare che, se fino a qualche mese prima era sempre a portata di tutti, ultimamente era gelosamente custodito dall’uomo che, secondo quanto illustrato nell’esposto, avrebbe fatto cancellare anche numerosi messaggi.
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