Ospedali, ridotte operazioni e prestazioni ambulatoriali 

Per ora saranno garantiti solo interventi su urgenze, emergenze e sui tumori Da lunedì tutti i tamponi della Asl di Teramo si faranno all’Istituto zooprofilattico

TERAMO. La sanità teramana si organizza per limitare i contagi e affrontare un eventuale picco di casi da coronavirus. Attualmente il numero dei pazienti positivi al Covid-19 a Teramo resta a otto: uno resta in isolamento domiciliare, uno è ricoverato in Rianimazione, gli altri sei sono in Malattie Infettive. In provincia di Teramo ci sono, 84 persone sottoposte a sorveglianza attiva da parte dei medici del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica.
Nel frattempo è stato istituito il servizio di “tamponi a domicilio” che, già dall’altroieri, sono stati eseguiti da personale espressamente dedicato, in servizio a Malattie infettive.
TEST ALLO ZOOPROFILATTICO. Con ogni probabilità già da lunedì, come sollecitato dal direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia e anche dal sindaco Gianguido D’Alberto, i tamponi prelevati al Mazzini saranno inviati per le analisi all’istituto zooprofilattico. Infatti il laboratorio analisi a Pescara è ormai intasato e si allungano i tempi delle risposte. Questo in parte potrebbe spiegare perchè i casi ufficiali di Covid siano sempre otto. Invece lo Zooprofilattico – a cui arriveranno i tamponi probabilmente anche da Vasto – può già da subito analizzare almeno 200 tamponi al giorno. La struttura è autorizzata dal ministero a svolgere questo tipo di analisi per cui ha una lunga esperienza.
L’HOSPICE. Stamattina sarà ultimato il trasloco dell’hospice dal terzo lotto al secondo piano del primo lotto. Possono iniziare i lavori per allestire una quarantina di posti di terapia semintensiva lì e nell’ex Psichiatria. Tempo previsto: 15 giorni.
INTERVENTI E PRESTAZIONI. Ieri si è svolta una riunione del dipartimento chirurgico per decidere come affrontare l’emergenza. Fino a domani una sala operatoria sarà garantita per le urgenze, una per le emergenze e una per gli interventi di classe di priorità A, sostanzialmente i tumori. Se ci dovesse essere un aumento di ricoveri per coronavirus in terapia intensiva serviranno anestesisti e al quel punto saranno garantite solo urgenze ed emergenze.
Inoltre la Asl ha applicato l’ordinanza della Regione che ha sospeso, fino al 3 aprile, le attività ambulatoriali a parte alcune eccezioni (ad esempio chemioterapie e dialisi e quelle in classe di priorità U cioè urgente). La Asl di Teramo aggiunto alle prestazioni “salve” le visite per le interruzioni di volontarie di gravidanza, le ecografie morfologiche, i tamponi vaginali in pazienti gravide, la cariotocografia, i bi test,i prelievi ematici su donne in gravidanza, le ecografie anche nel neonato. «Non si sa se il 3 aprile saremo in grado di ripartire oppure no», spiega Tommaso Migale responsabile dell’Uosd “Cup aziendale e monitoraggio liste di attesa”, «intanto tutto il personale del Cup sta chiamando quanti più pazienti possibile per informarli che è tutto sospeso. L’obiettivo primario è adesso è sospendere per prevenire l’allargarsi del contagio e quindi il collasso delle strutture sanitarie. Quando ripartiremo riorganizzeremo le liste». Bloccate anche le prestazioni in libera professione e quelle di medicina legale. Per le patenti in scadenza ci potrebbero essere problemi che forse dovrebbe risolvere la prefettura. In totale la Asl ha sospeso circa centomila prestazioni.
RICHIAMATI I PENSIONATI. La Asl ha richiamato al lavoro, come prevede la normativa, alcuni medici pensionati. Per ora sono stati richiamati l’ex primario di anestesia e direttore del dipartimento di emergenza e urgenza Pierluigi Orsini e l’ex direttore del 118, Gaetano Pallini.
INFERMIERI E PRESIDI. «E’ impossibile affrontare questa emergenza con gli organici attuali, ridotti al minimo e con il personale che viene costretto a restare in servizio per molte ore, anche oltre l’orario istituzionale, al fine di garantire l’assistenza, esponendosi ancor di più al rischio infettivo. Mancano completamente i Dpi (dispositivi di protezione individuale, ndr) in tutti i reparti e anche nelle terapie intensive dei 4 ospedali ci segnalano la carenza di mascherine Ffp2 /Ffp3 o del gel disinfettante a base alcolica», denuncia Giuseppe De Zolt, segretario provinciale NurSind. Il sindacalista chiede anche, in vista dell’apertura dei nuovi posti di terapia sub intensiva, assunzioni attingendo dalla graduatoria del concorso per infermieri. «L’assunzione a tempo indeterminato di tutti i colleghi in graduatoria permetterebbe di porre fine alla grave carenza organica e, con una adeguata formazione, permetterebbe di fronteggiare al meglio questa emergenza».
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