Partono i lavori della nuova chiesa di Colleatterrato

Ospiterà 450 persone, il 15 c’è la posa della prima pietra l’opera da 4 milioni è finanziata da Cei e parrocchiani

TERAMO. «Dove sono due o tre riuniti nel Mio nome, lì sono Io in mezzo a loro». Il brano del vangelo di Matteo legittima qualsiasi luogo di culto, anche quando si tratta di un’ex prefabbricato della Cogefar come nel caso della parrocchia di Santa Maria del Cartecchio.

Ma quando c’è da dare risposta a un intero quartiere, quello di Colleatterrato basso, appare evidente che serve una struttura un pochino più “prestante”. L’idea risale a trent’anni fa, quando c’era il vecchio parroco don Umberto Pilotti. All’epoca, le messe si celebravano in un piccolo garage. Tra i fedeli iniziò, piano piano, a maturare la necessità di un vero e proprio luogo di culto. Così fu utilizzato questo prefabbricato della Cogefar, la stessa società che ha lavorato alla realizzazione del traforo del Gran Sasso. Il parroco attuale, don Pietro Lalloni, è a servizio di questa comunità religiosa da 15 anni. Un po’ Bud Spencer, un po’ Paolo Villaggio, un po’ Sean Connery – almeno dalla pancia in su, come dice lui – rappresenta sicuramente un importante punto di riferimento carismatico per la parrocchia. Grazie al suo impegno è stato definito il progetto per la realizzazione della nuova chiesa del Risorto. Un nuovo complesso parrocchiale dal costo di 4 milioni di euro che costituirà una risposta per tutti gli abitanti di Colleatterrato basso.

Il progetto, realizzato dall’architetto di Mosciano Giustino Vallese, prevede una struttura moderna e funzionale in grado di assicurare almeno 450 posti a sedere. Si tratta di una struttura che costituisce una risposta a questo quartiere in via di espansione. «All’occorrenza», spiega don Lalloni, «potrà essere utilizzata come sala conferenze e potrà ospitare concerti, incontri e quant’altro». Il 75% dell’opera sarà finanziato dalla Cei, il restante dai fondi della parrocchia.

Domenica15 settembre, alle 16, ci sarà la posa della prima pietra del nuovo complesso parrocchiale. La cerimonia sarà accompagnata da una funzione religiosa presieduta dal vescovo di Teramo, Michele Seccia. Si pensa che per i completare i lavori servano tre anni. ©RIPRODUZIONE RISERVATA