Peluzzi, il capo spedizione himalaysta: «Andrò io a recuperare Marco Di Marcello»

Il capo spedizione Davide Peluzzi insieme a Marco Di Marcello

12 Novembre 2025

La promessa dell’uomo: «Tra un anno tornerò sullo Yalung Ri per trovare il mio amico disperso»

TERAMO. Una spedizione in Himalaya, il prossimo autunno, per recuperare il corpo del suo grande amico Marco Di Marcello, il 37enne alpinista e biologo teramano disperso dal 3 novembre quando la sua squadra con altri alpinisti (5 dispersi e 7 morti) è stata travolta da una violenta valanga mentre stava scalando la cima dello Yalung Ri a 5.400 metri. È la promessa che l’himalaysta, capo spedizioniere di Explora Nunaat International e ambasciatore del Parco Gran Sasso-Laga Davide Peluzzi ha fatto alla famiglia che, persa ogni speranza di riabbracciare il congiunto vivo e per ora di non poter riavere nemmeno il corpo, si è chiusa in un silenzio pieno di dolore.

Peluzzi conosceva bene ed era legato a Di Marcello e Paolo Cocco, il fotografo chietino che ha perso la vita nello stesso incidente e del quale è stato trovato il corpo, perché insieme hanno effettuato più spedizioni nella Rolwaling Himal. Le ricerche, concentrate nell’area individuata dal radio satellitare Gps che Di Marcello portava addosso, si sono dovute fermare per le condizioni diventate pericolose.

«Tra un anno, in autunno perché in primavera in Himalaya nevica ancora, riprenderemo le ricerche e organizzerò una spedizione per trovare il corpo di Marco», spiega Peluzzi, «è impossibile proseguire ora perché la neve si è trasformata in ghiaccio e molti dei punti inviati dal Gps di Marco si sono verificati non veritieri». Peluzzi parteciperà a un convegno a Roma e dedicherà il suo intervento a Di Marcello e Cocco e alle vittime dello Yalung Ri.

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