Per Martinsicuro è la 27ª vittima dal 1948

La storia marinara della cittadina è costellata di lutti che rimangono vivi nella memoria collettiva
MARTINSICURO. La comunità di Martinsicuro si ritrova, ancora una volta, a dover condividere il dolore per la morte di un marittimo che era in mare a lavorare per portare a casa il denaro per il sostentamento della famiglia. La storia marinara di Martinsicuro è lunga e segnata da molti lutti. Secondo una cronologia delle vittime in mare stilata dagli stessi marittimi, Tommaso Fioravanti è la 27esima vittima truentina dal 1948, anno in cui perse la vita Michele Di Stanislao. Nella lunga lista ci sono anche i fratelli Vittorio e Gianfranco De Fulgentis, che perirono insieme nel naufragio della loro piccola imbarcazione al largo di Martinsicuro nell’ottobre 1978. Una tragedia del mare rimasta nella storia di Martinsicuro e San Benedetto del Tronto è il naufragio del motopeschereccio Rodi, avvenuto il 23 dicembre 1970 nelle acque antistanti la foce del fiume Tronto: morirono tutti e dieci i membri dell’equipaggio. Nonostante il relitto rovesciato del peschereccio fosse stato avvistato già la mattina del 23 dicembre, le operazioni di recupero furono ritardate per diversi giorni, provocando una sollevazione popolare nelle due cittadine con blocchi stradali e ferroviari. Solo il 29 dicembre una nave attrezzata agganciò il relitto, con diversi corpi ancora imprigionati a bordo, rimorchiandolo fino a Ortona. La barca aveva come comandante il truentino Agostino Di Felice, 28 anni. Martinsicuro ogni anno ricorda le vittime del mare con una messa a ridosso della spiaggia e il lancio di una corona di alloro in mare.
Sandro Di Stanislao