Piano spiaggia, approvate le osservazioni

Roseto, la minoranza abbandona l’aula e Norante la schernisce con una bandiera bianca. Ora l’iter è quasi concluso
ROSETO. L’opposizione abbandona l’aula consiliare lasciando così via libera alla maggioranza per l’accoglimento delle osservazioni al piano spiaggia. Questo significa che è stato superato uno scoglio su cui rischiava di arenarsi lo strumento urbanistico, pertanto l’iter per l’approvazione definitiva ora sarà molto più spedito e con tappe certe: entro trenta giorni conferenza di servizi e, nei prossimi due mesi, si giungerà all’ approvazione definitiva. Se non ci saranno ulteriori intoppi, dunque, il nuovo piano spiaggia sarà operativo già per questa estate.
La seduta del consiglio di ieri sera si è aperta con un monologo del sindaco Enio Pavone sulla questione delle multe,che ormai sta tenendo banco da quasi un mese in città. Il primo cittadino ha puntato il dito contro la carta stampata, responsabile, a suo dire, di «diffondere notizie infondate», soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della competenza in merito all’annullamento dei verbali. Bacchettate anche nei confronti della polizia locale - soprattutto dopo il madornale errore dell’inserimento di un ufficiale già in pensione, indicato invece come accertatore delle infrazioni -,al cui interno ci sarebbero «alcune pecore nere» ha dichiarato il sindaco durante il suo intervento preliminare «che danneggiano l’immagine di tutto il corpo. Per questo a breve prenderò una decisione sulla riorganizzazione del settore, compreso l’adeguamento dell’organico alle reali esigenze di una città delle dimensioni di Roseto».
Tornando all’argomento del Piano spiaggia, l’opposizione ha letto in aula un documento spiegando i motivi del proprio disaccordo sull’impostazione dello strumento urbanistico secondo il progetto dell’attuale maggioranza. «Il nuovo piano», hanno infatti spiegato i consiglieri di minoranza «non prevede luoghi di aggregazione sociale e culturale sul mare, così come l’allargamento del lungomare è inferiore a quanto previsto nel nostro progetto». Altro elemento di disaccordo riguarda l’eliminazione delle spiagge libere nella zona centrale; argomento, questo, contestato dalla maggioranza che, al contrario, sostiene l’aumento totale dei tratti non vincolati da concessioni, anche se spostati in zone periferiche. «Il piano spiaggia della maggioranza di centrodestra che governa Roseto», sostengono ancora i gruppi di opposizione «dà la possibilità ad alcuni balneatori di diventare dei veri e propri latifondisti dell’arenile, con superfici che superano i 15.000 mq e un fronte mare prossimo ai 200 metri. Inoltre non crea occupazione attraverso nuove imprese e la previsione degli ombreggi non soddisfa tutte le attività alberghiere presenti sul litorale».
Argomenti rispediti tutti al mittente, soprattutto dopo l’abbandono dell’aula dei consiglieri di opposizione. Abbandono sottolineato dal consigliere di maggioranza Antonio Norante che ha sventolato in segno di vittoria una bandiera bianca. «La minoranza sarebbe più credibile se restasse in aula a spiegare le proprie ragioni» ha sottolineato il sindaco «invece così ha dato dimostrazione di non aver voglia di lavorare, tantomeno di avere argomenti da proporre in alternativa ai nostri. Siamo convinti di aver impostato un piano che detta regole uguali per tutti e, soprattutto, redatto non per fare dispetto a qualcuno, come invece avrebbero voluto fare la ex maggioranza, ora minoranza in questo consiglio, per di più assente. Non bisogna dimenticare che è il centrodestra ad aver vinto le elezioni a Roseto, pertanto tocca a noi dettare le linee di indirizzo per il nuovo piano spiaggia. E proprio qui vanno ricercati i motivi reali dell’atteggiamento ostruzionistico impostato fino a oggi dalla minoranza di centrosinistra: siccome attribuiscono la loro sconfitta all’appoggio degli operatori balneari alla nostra parte politica nelle ultime amministrative, allora adesso vorrebbero farla pagare all’intera categoria. Ma noi non consentiremo che una ripicca possa penalizzare l’attività turistica di Roseto e, con essa, l’intera economia locale».
Federico Centola
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