su facebook il sondaggio di “sei giuliese se” 

Piazza Dalmazia, in 750 dicono no ai nuovi lavori 

GIULIANOVA. Oltre mille persone hanno partecipato al sondaggio online, lanciato dal gruppo Facebook “Sei Giuliese se...” riguardo il restyling di piazza Dalmazia, bocciando il nuovo progetto. Nel...

GIULIANOVA. Oltre mille persone hanno partecipato al sondaggio online, lanciato dal gruppo Facebook “Sei Giuliese se...” riguardo il restyling di piazza Dalmazia, bocciando il nuovo progetto. Nel sondaggio si chiedeva ai membri del gruppo, se favorevoli al progetto, che fra i vari punti, prevede la completa pedonalizzazione del tratto del lungomare, compreso fra lo chalet L'Arlecchino e lo stabilimento balneare Caprice, con l'interdizione al traffico delle auto, oppure se ritenessero più opportuno un progetto di ristrutturazione del lungomare già esistente. L'esito del sondaggio non lascia spazio a fraintendimenti: il 75% dei partecipanti si è rivelato essere contrario al nuovo progetto di ammodernamento della piazza, preferendo una soluzione più morbida, senza particolari stravolgimenti. A molti spaventa un eventuale paralisi del traffico nella zona centrale della città, con la chiusura di una delle tre arterie più importanti per lo scorrimento del traffico cittadino. Altri, in particolare i residenti, temono il caos soprattutto nel periodo estivo, e si preoccupano della mancanza parcheggi, dato che il nuovo progetto prevede l'eliminazione di tutti i posti auto sulla carreggiata est e parte di quelli posizionati nel lato ovest; questo, per favorire il passaggio delle auto, in previsione dell'inserimento del doppio senso di marcia. «Nel sondaggio», afferma l'amministratore di "Sei Giuliese se..” Fabio Raschiatore, «sono state ribadite le linee guida del progetto presentato e si è chiesto ai membri del gruppo di esternare un loro parere in merito, prendendo spunto dalle voci contrastanti che circolano in città. Il mio gruppo Facebook ha il solo scopo di fungere da "piazza virtuale", pertanto, questo sondaggio non ha alcuna valenza istituzionale, ma siamo sicuri che chi di dovere ne prenderà atto e farà le sue valutazioni in merito».
Stefania Gervasini
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