maltempo in abruzzo

Pineto, attaccati all’albero per non annegare, a Pescara divieto di balneazione per gli scarichi in mare

Assessore e agente municipale salvati dai vigili del fuoco a Pineto. Allagamenti sulla costa, neve sul Gran Sasso. A Pescara la pioggia riporta la fogna in mare, il Comune dispone lo stop alla balneazione per 48 ore. E domani torna il sole

TERAMO. Ventiquatt’ore di pioggia ininterrotta e intensa, con vere e proprie bombe d’acqua che hanno flagellato la costa sud, accanendosi in particolare su Pineto. In prima linea, oltre al personale tecnico dei singoli Comuni, i vigili del fuoco: 35 uomini (è arrivata in supporto anche una colonna dell’Aquila con due idrovore) su 13 automezzi che hanno svolto più di 40 interventi. Oltre 200 le chiamate arrivate alla sala operativa dei vigili che segnalavano di tutto, a partire dagli allagamenti – scantinati, sottopassi, autorimesse – fino agli alberi pericolanti o caduti a terra.

leggi anche: Neve in montagna, allagamenti sulla costa: Abruzzo nella morsa del maltempo di luglio Paura a Cologna spiaggia con gli occupanti di due autovetture bloccati dall'acqua in un sottopasso. Allagamenti anche a Giulianova, Pineto, Montesilvano, Francavilla e Pescara dove è stata rinviata la Notte Bianca

Pineto, chiesto lo stato di calamità naturale. Il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, lo ha scritto anche sul suo profilo Facebook: il Comune chiederà lo stato di calamità naturale. «Circa 180 mm di pioggia caduti dalla mattina alla sera, pari a tre mesi di precipitazioni medie. Questi sono i dati del maltempo di ieri che si è accanito soprattutto su Pineto», ha scritto il sindaco Verrocchio. «Di fronte a questi numeri, che non sono da pioggerella, né il terreno né il sistema di canali che pure tiravano sono riusciti ad assorbire la valanga d'acqua che è caduta, e che ad esempio sul Foggetta ha seminato per i campi pezzi d'asfalto che pesavano centinaia di chili. Questo è quello che è successo ieri a Pineto, per il quale chiederemo lo stato di emergenza. Ringrazio tutti i Vigili del Fuoco, il personale del Comune, i volontari e tutti i cittadini per il grandissimo impegno che stanno mettendo da ieri. Da ieri sono in costante contatto con il presidente Renzo Di Sabatino e col consigliere provinciale Giuseppe Cantoro. Adesso continueremo a lavorare senza sosta per rimettere in piedi Pineto e per rispondere ai tanti operatori che devono dare risposte ai loro turisti. Chiediamo aiuto alla Regione perché da soli rischiamo di non farcela. Ci stiamo attivando per far richiedere lo stato di calamità naturale, che Stefania Pezzopane si è già impegnata a seguire in Parlamento. Ci rialzeremo, e in fretta, ma abbiamo bisogno di aiuto perché quel che è successo ha avuto dell'incredibile». In totale 15 le persone bloccate e tirate fuori dai sottopassi allagati. Particolare il salvataggio di due persone. A raccontarlo è sempre il sindaco Verrocchio, che ieri, vista la grave situazione sul proprio territorio, ha attivato un Coc: «L’assessore all’ambiente Laura Traini, i vigili urbani Gianni Cocciola e Carlo Puliti erano andati in auto a fare un sopralluogo nella zona del canile quando a causa di una bomba d’acqua sono andati a finire con l’auto in un fosso. Hanno dovuto abbandonare l’auto che è stata trasportata dalla furia dell’acqua e si sono aggrappati a un albero. Il vigile Puliti è invece andato a piedi a chiedere soccorso». L’assessore e il vigile, intorno alle 17 di ieri, sono stati salvati dai vigili del fuoco via terra: l’elicottero non è riuscito a intervenire. Sempre a Pineto la maggiore criticità è stata l’esondazione del torrente Foggetta, che ha causato una vasta frana e anche l’istituzione di un senso unico sulla Statale 16 con presidio della polizia stradale. Le situazioni peggiori si sono registrate a Scerne e al quartiere Corfù. Nella zona di Villardente diversi residenti e turisti sono rimasti intrappolati per ore dal lato della pineta senza la possibilità di usare i sottopassi. Invasi dall’acqua anche numerosi appartamenti delle palazzine Ater in via delle Gardenie. Ingenti danni al camping Eucaliptus di Pineto. Andando verso sud, paura per il livello del torrente Calvano e del torrente Cerrano a Silvi. Fango sceso dalle colline ha invaso la carreggiata adriatica dalla zona di Santa Maria a Valle fino alla Torre di Cerrano.

Parecchie situazioni critiche anche a Roseto: nel momento in cui la pioggia era più forte tutti i sottopassi si sono allagati rendendo impossibile attraversarli, tanto da isolare la zona del lungomare, molte persone non sono riuscite a raggiungere il posto di lavoro. Lo spiacevole copione degli allagamenti si è ripetuto soprattutto nei quartieri dove lo smaltimento delle acque piovane risulta assai difficoltoso. Così i residenti sono entrati in azione, alcuni con pompe idrauliche altri aprendo semplicemente i tombini nelle vie Tagliamento, Trebbia e Secchia; nella zona sud (vie Rubicone, Arno, Lago Garda); a nord come via Veronese e zone limitrofe. Sempre a Roseto un fulmine ha colpito l’hotel Ercules causando danni al muro perimetrale del terrazzo: i vigili del fuoco sono intervenuti per evitare che dei pezzi pericolanti precipitassero travolgendo i passanti. Allagato ilparcheggio sotterraneo del municipio.

A Giulianova, fin dall’alba, tutti i sottopassi sono stati sommersi d’acqua. In quello di via Nervi, in particolare, un Suv è rimasto bloccato e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per tirarlo via, senza conseguenze per il guidatore. Il sottopasso di via Lepanto è stato sommerso da più di un metro d’acqua per buona parte della giornata. I volontari della protezione civile sono stati al lavoro per ore e, dopo le due del pomeriggio, molti sottopassi sono tornati transitabili. Le strade, con tutti i sottopassaggi fuori uso, si sono intasate, soprattutto all’altezza del bivio Bellocchio, dove sono dovuti intervenire i vigili urbani dopo un piccolo incidente. In periferia, in via Falcioni a Villa Pozzoni e in via Filetto, a Colleranesco, le strade sono diventate veri e propri fiumi e l’acqua ha sommerso le cantine. Un tombino scoperto per far defluire l’acqua in via XXIV maggio, invece, ha causato una caduta di una donna, che si è recata al pronto soccorso per farsi medicare. Nonostante gli scoli a mare siano stati aperti due giorni fa le bocchette non sono riuscite a far defluire l’acqua. Sottopassi allagati anche a Tortoreto e ad Alba. Andando verso l’interno, ieri ha nevicato sul Gran Sasso: a 2.400 metri il rifugio Franchetti ieri era tutto imbiancato. (cr.te.)

Pescara, fogna in mare con la pioggia: scatta il divieto di balneazione. “A seguito del maltempo che ha interessato la nostra città e della comunicazione che ci giunge dall’Aca di avvenuti sversamenti dei propri impianti di acque reflue nel fiume Pescara e nel Fosso Vallelunga, l’Amministrazione Comunale, come da procedure, ha attivato la comunicazione del divieto temporaneo di balneazione agli stabilimenti balneari attraverso i relativi cartelli".

Recita così il comunicato diffuso questa mattina il Comune di Pescara, che prosegue: "Tale divieto si estenderà per le 48 ore successive alla fine delle operazioni di sversamento. Non appena avremo notizie dall’Aca in tal senso, provvederemo sia attraverso i mezzi di comunicazione che il diretto interessamento degli stabilimenti balneari a informare circa la revoca del divieto. I divieti di balneazione riguardano i punti classificati con “acque scarse” a nord (dalla Capannina ad Hai Bin), mentre per  la Riviera Sud, per Fosso Vallelunga , si estende dal Circolo della Vela alla Zattera”. E per domani pomeriggio le previsioni meteo danno sole e variabilità in Abruzzo: il peggio sta passando.

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