Pineto, inchiesta sulla maestra accusata di violenze in classe

La procura avvia l’indagine dopo l’esposto dei genitori che denunciano: «Durante le lezioni l’insegnante tira capelli e le orecchie ai nostri figli»

PINETO. La procura apre l’inchiesta sulla maestra accusata di violenze sugli alunni. Dopo l’esposto presentato da alcuni genitori al dirigente scolastico Gaetano Avolio per segnalare episodi, il pm Bruno Auriemma ha aperto un fascicolo delegando le indagini ai carabinieri. I fatti denunciati si sarebbero verificati nella scuola primaria di Borgo Santa Maria di Pineto. «Secondo i racconti dei nostri figli, confermati anche da alunni di altre classi», hanno scritto i genitori nell’esposto, « l'insegnante in questione urla continuamente, insulta i bambini, li strattona, tira loro i capelli e le orecchie per futili motivi (come aver sbagliato un compito o semplicemente per invitarli a stare seduti). Questi intollerabili atteggiamenti avvengono sempre quando la maestra è sola in classe con i suoi alunni, in assenza di altre colleghe». I genitori avrebbero segnalato anche problemi anche sul piano dell'alimentazione: «L'educatrice in oggetto ha inculcato ai nostri figli la tipica mentalità della dieta vegetariana, per cui le merende sono ogni giorno oggetto di continue verifiche da parte della maestra che non ammette non solo le merendine e la cioccolata ma nemmeno un sano panino al prosciutto. Sono ammessi solo: yogurt, frutta, gallette di riso, è inoltre vietato ai bambini bere durante la sua lezione. Noi genitori siamo preoccupati che questa situazione si ripercuota sui nostri figli, con riflessi negativi sull'equilibrio del loro sviluppo psichico e sullo stesso profitto didattico». Sul fatto, subito dopo la presentazione dell’esposto, è stata aperta anche una indagine interna da parte dei dirigenti scolastici regionali che potrebbe finire in un provvedimento disciplinare a carico dell’insegnante.(d.p.)

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