Precipita dal tetto e muore

29 Dicembre 2010

Vittima un operaio che installava pannelli fotovoltaici

SILVI. E' precipitato dal tetto di un capannone attiguo a quello su cui stava installando pannelli fotovoltaici. Constantin Junku, operaio romeno di 54 anni, è morto dopo una disperata corsa all'ospedale di Pescara.

E' successo intorno alle 15 di ieri a Silvi, in un capannone che si trova nella zona artigianale. L'ennesima tragedia sul lavoro si è consumata in pochi attimi davanti ad altri operai, i primi ad intervenire e a dare l'allarme dopo aver visto precipitare l'uomo da un'altezza di circa dieci metri. I soccorsi sono stati immediati e in poco tempo sul posto sono arrivate le ambulanze del 118. L'operaio è stato trasportato nel vicino ospedale di Pescara, ma è morto qualche minuto dopo l'arrivo al pronto soccorso.

La ricostruzione della dinamica è stata affidata ai carabinieri della stazione di Silvi e ai funzionari della medicina legale del lavoro. Il magistrato di turno, il pm Laura Colica, ha disposto l'autopsia e il sequestro dell'area in cui è avvenuto l'incidente.

Per il momento c'è una prima ricostruzione dei carabinieri fatta con le testimonianze di numerosi altri operai che in quel momento si trovavano nel capannone e che hanno assistito al volo. L'operaio, che viveva con la famiglia a Pescara (in viale Bovio), da anni lavorava alle dipendenze di una ditta pescarese specializzata nel montaggio di pannelli fotovoltaici. Regolarmente assunto, era considerato uno dei più esperti del settore. Ieri pomeriggio era andato a Silvi per montare pannelli sul tetto di un capannone della zona artigianale. Dopo essere salito sulla sommità dello stabilimento, secondo la versione fornita dai carabinieri della compagnia di Giulianova, si è spostato sul tetto di un capannone attiguo a quello su cui erano in programma i lavori. Molto probabilmente, sempre per i carabinieri, lo ha fatto per avere una visuale più ampia del tetto su cui avrebbe dovuto lavorare. Una parte della copertura di quel tetto, però, era di plastica e il materiale non ha retto. Al passaggio dell'uomo si è sfondato, facendolo precipitare da un'altezza di circa dieci metri nella falegnameria sottostante.

I soccorsi sono stati immediati e i primi ad intervenire sono stati proprio gli operai che in quel momento si trovavano al lavoro. In pochi istanti sono arrivate le ambulanze del 118. Le condizioni dell'uomo sono subito apparse gravissime, soprattutto per il trauma cranico. L'operaio è stato immediatamente trasportato al vicino ospedale di Pescara, ma è morto qualche istante dopo essere arrivato al pronto soccorso. Molto probabilmente già nella giornata di oggi il medico legale eseguirà l'autopsia disposta dal magistrato. In mattinata i carabinieri potrebbero fare un nuovo sopralluogo nella zona sequestrata. E, da ieri sera, all'obitorio è iniziato il mesto pellegrinaggio di amici e parenti dell'uomo che lascia la moglie e una figlia.

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