Antonio Spoletini, comandante del Noe, in tribunale a Teramo (foto di Luciano Adriani)

TERAMO

Processo acqua Gran Sasso, i carabinieri in aula: coesistenza difficile / VIDEO

Il comandante del Noe parla di condominio impossibile tra acquifero, laboratori, gallerie autostradali e acquedotto

TERAMO. A due anni dalla prima udienza, il processo sull'acqua del Gran Sasso entra nella fase dibattimentale. Sul banco degli imputati i vertici dell'Istituto di fisica nucleare, di Strada dei Parchi e gli ex della Ruzzo Reti.

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Il comandante del Noe dei carabinieri all'udienza del processo acqua
Il dibattimento ripreso a Teramo dopo la pausa di due anni (video di Luciano Adriani)

Ieri, dopo il rigetto da parte del giudice Domenico Canosa di tutte le eccezioni sollevate dalle difese degli imputati, si è svolta infatti l'audizione del primo teste citato dalla Procura, il comandante dei carabinieri del Noe di Pescara Antonio Spoletini, che, illustrando le attività svolte dal nucleo ecologico, ha parlato del sistema Gran Sasso come di «un condominio impossibile», dove la convivenza tra acquifero e strutture antropiche quali laboratori, gallerie autostradali e acquedotto «è particolarmente complicata».

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