Raffica di proteste contro il mini-ospedale

3 Maggio 2014

MONTORIO. Sorta lo scorso novembre fra le polemiche, l’Unità complessa di cure primarie (Uccp) della Asl, il “mini-ospedale” che ospita anche i medici di famiglia, continua a suscitare critiche e...

MONTORIO. Sorta lo scorso novembre fra le polemiche, l’Unità complessa di cure primarie (Uccp) della Asl, il “mini-ospedale” che ospita anche i medici di famiglia, continua a suscitare critiche e proteste. L’ultima quella di ieri. Racconta al Centro una signora di Montorio, A.P., recatasi all'ora di pranzo nel distretto sanitario, che ospita l'Uccp, per farsi fare delle ricette: «Mi sono semplicemente avvicinata al bancone dove c'erano le due segretarie in servizio per chiedere la motivazione per cui il display che regola la coda degli utenti era bloccato», racconta A.P., «quando sono stata aggredita verbalmente da una delle due, che mi ha risposto che era in pausa pranzo. Eppure nell'Uccp devono essere sempre presenti almeno due medici, coadiuvati da addetti alla segreteria ed infermieri, dalle ore 8 alle ore 20 dal lunedì al venerdì, mentre il sabato l’orario è dalle 8 alle l3. E senza soste per il pranzo».

Ma le lamentele sulla sanità pubblica montoriese non finiscono qui. A quella di A.P. se ne aggiungono molte altre di persone per lo più anziane, che protestano per la mancanza di un bus navetta che colleghi il poliambulatorio della zona Peep a largo Rosciano, dove arrivano gli autobus dai quartieri e dalle frazioni di Montorio. Altre proteste riguardano le lunghe code di attesa per effettuare una ricetta per un farmaco o per una prestazione sanitaria.

Catia Di Luigi

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