Riapre l’Osservatorio era chiuso dal terremoto
Resa agibile la storica palazzina Cooke dove si trova l’omonimo telescopio Ora potrà di nuovo ospitare il pubblico con novità scientifiche e didattiche
TERAMO. Installazioni 3D e schermi per proiezioni “immersive” del cielo, pannelli per “leggere” con i tablet le informazioni sui pianeti e la ristrutturazione della storica palazzina Cooke che custodisce l’omonimo telescopio di fine ‘800. Riapre i battenti e punta su innovazione didattica e scientifica lo storico Osservatorio di Collurania, chiuso al pubblico per più di 5 anni in seguito al sisma dell’aprile 2009 che ne aveva reso inagibile oltre la metà della superficie.
Ieri mattina cerimonia con autorità e rappresentanti delle istituzioni per celebrare la riapertura della storica struttura voluta da Vincenzo Cerulli nel 1892 che, dopo l’estate, tornerà ad ospitare visitatori e appassionati (alcuni lavori di messa a norma devono ancora essere portati a termine). Gli interventi hanno riguardato la ristrutturazione statica della palazzina Cooke, mentre il museo è stato ampliato ricavando spazi per la didattica. All’interno di una sala è stata invece posta una quadrisfera che proietta immagini della volta celeste e, in una semigrotta, è presente uno schermo per proiezioni “immersive” in 3D del cielo. Realizzati poi ex novo allestimenti da museo moderno, con pannelli consultabili mediante tablet e, per la biblioteca, tra i nuovi ingressi c’è un libro del ‘700 sulle costellazioni da “sfogliare” con un apposito software di animazione 3D. Il costo dei lavori è stato di circa 600mila euro, finanziati per il 90% con un’assicurazione dell’Osservatorio tramite l’Istituto nazionale di astrofisica.
«E’ un momento che mi riempie di gioia», queste le parole del direttore Roberto Buonanno, «l’impegno di tutti, delle istituzioni e della città, fa capire che non siamo all’anno zero e che c’è la giusta attenzione del territorio e della politica per la struttura». A festeggiare insieme a Buonanno, il governatore Luciano D’Alfonso, che ha ricordato il sostegno della Regione per le attività dell’Osservatorio. Stessa promessa dal rettore D’Amico che auspica «una più stretta sinergia con l’università». Presente alla cerimonia anche l’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli, discendente del fondatore dell’Osservatorio.
Fabio Marini
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