Ricostruzione, fondi ai Comuni: 133 milioni assegnati con il Pnrr 

Un’analisi sul flusso dei contributi indica in totale, per l’Abruzzo, 308 milioni già stanziati nei territori Somme destinate al sostegno delle attività economiche, ma anche alla rinascita di 227 scuole inagibili

TERAMO. «A sei anni di distanza dal primo dei forti terremoti che hanno sconvolto per mesi l'Appennino centrale, il futuro delle comunità colpite è ancora incerto. In territori che, tuttavia, possono potenzialmente avere ottime occasioni di crescita attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)». Lo rendono noto Osservatorio Abruzzo, progetto di Fondazione Openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp.
Ai Comuni colpiti dal sisma di cui si è appena celebrato il sesto anniversario ad Amatrice, secondo l’analisi appena pubblicata, sono già stati assegnati circa 133 milioni provenienti dal fondo complementare al Pnrr destinati alla ricostruzione. E altre risorse potranno potenzialmente arrivare grazie ai bandi che si apriranno tra settembre e ottobre. Ad oggi l’analisi sulla distribuzione territoriale dei fondi per la ricostruzione post-sisma derivanti dal fondo complementare, che abbraccia anche le aree aquiliane del cratere 2009, è ancora parziale. Questo perché molti bandi devono ancora essere pubblicati. Lo studio rivela, però, che sono già stati investiti in Abruzzo, circa 308 milioni di euro, di cui i 133 milioni assegnati ai comuni che si trovano nei territori interessati dagli sciami sismici tra fine 2016 e inizio 2017.
Tra i finanziamenti appositamente pensati per il sostegno al sistema produttivo, quello più consistente riguarda gli investimenti su strutture di media dimensione (110 milioni) con cui si mira a incentivare progetti di ricerca e sviluppo, tutela ambientale e per l’applicazione dell'economia circolare al settore edile.
Altri 100 milioni sono stati finalizzati a favorire la nascita di nuove microimprese o a sostenere lo sviluppo di quelle già esistenti. Ottanta milioni sono poi dedicati a investimenti di grandi dimensioni, tramite i quali si punta a incentivare i programmi di sviluppo industriale per la tutela ambientale, oltre che per lo sviluppo di attività turistiche e culturali. Tra i bandi di recente pubblicazione, però, quello più consistente non è espressamente dedicato al rilancio dell’imprenditoria. Si tratta infatti della gara per la progettazione e ricostruzione di 227 scuole. All’Abruzzo, evidenzia l’analisi, sono stati assegnati in totale 201 milioni di euro per interventi su 48 plessi scolastici resi inagibili o comunque lesionati dalle scosse sismiche. Si tratta di un dato significativo per la ripresa anche sociale dei territori feriti. (red.te.)
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