Rifiuti, in sciopero i 70 operai della Sogesa

Bocco totale degli impianti e degli uffici di Grasciano a Giulianova. Gli operai, a pochi mesi dalla scadenza della cassa integrazione, chiedono ai sindaci del consorzio certezze sul proprio futuro lavorativo

GIULIANOVA. Da oggi blocco totale degli impianti e degli uffici di Grasciano, dove ha sede la vecchia discarica del Cirsu e dove il consorzio intercomunale si appresta a realizzarne una nuova. La protesta è stata messa in atto dai lavoratori del polo tecnologico, preoccupati dalla mancanza di certezze sul proprio futuro lavorativo.

«I sindacati sono stati costretti a questa azione estrema, alla quale potrebbero seguirne altre», si legge in una nota della Rsu aziendale di Sogesa, «dopo mesi di incertezza e falsi annunci sul futuro dei 70 dipendenti del polo tecnologico di Grasciano».

Gli operai lamentano come, a pochi mesi dalla scadenza della cassa integrazione, nulla si sappia del loro destino e come ci sia scarsa chiarezza sul futuro del servizio rifiuti nel Teramano.

I lavoratori hanno anche affisso dei cartelli all'ingresso della discarica di Grasciano. Su uno si legge "I 6 sindaco come Schettino" e su un altro "Sogesa è morta, gli operai no". Lo sciopero, secondo quanto affermato dai sindacati, continuerà fino a che ai lavoratori non verranno dati ascolto e risposte serie.

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