Rifugiati ucraini senza aiuti da sei mesi
Devono ricevere 7,50 euro al giorno, ma da maggio le erogazioni sono ferme. Appello alle autorità da parte di due avvocati
PINETO. La comunità di circa 400 ucraini ospitati a Pineto è senza sostegni da sei mesi. Una delegazione dei rifugiati di guerra si è rivolta agli avvocati Luca Di Pietrantonio e Pietro Palozzo per far valere i propri diritti. Ciascuno di loro beneficia di una somma giornaliera di 5 euro per il vitto e 2,50 euro per le spese personali, da erogare con cadenza mensile, oltre ai prodotti per la pulizia degli alloggio e altri accessori, come previsto dal contratto di accoglienza stipulato tra l’Arci nazionale e provinciale.
«Purtroppo i nostri assistiti, così come gli altri cittadini ucraini residenti a Pineto, da almeno cinque mesi non ricevono alcun sostegno economico da parte della delegazione del comitato provinciale Arci», fanno sapere i legali, «l’ultimo contributo giornaliero per il vitto è stato loro erogato a maggio, mentre l’ultimo contributo per le spese personali e le necessità igieniche è stato corrisposto ad aprile. Quello che maggiormente preoccupa la comunità è che alle loro molteplici richieste di informazioni, sia scritte che verbali, su tempi e modalità di erogazione delle somme dovute l’ente attuatore non abbia fornito alcuna spiegazione trincerandosi dietro il più assoluto silenzio». Per i due avvocati dunque «è evidente - che questa situazione sia divenuta del tutto insostenibile, dal momento che la stragrande maggioranza dei cittadini ucraini che abitano a Pineto sono donne, minorenni e anziani, alcuni dei quali invalidi o affetti da disabilità, non in grado di attendere alle esigenze quotidiane più elementari e insopprimibili. L’esasperazione e l’impossibilità per molti rifugiati di attendere alle esigenze primarie, proprie e dei propri congiunti, ha persino indotto alcuni a rivolgersi alle forze dell’ordine non ricevendo, comprensibilmente, riscontro».
Della situazione sono stati informati enti preposti e autorità, in primis il prefetto Fabrizio Stelo e a seguire il presidentw della Regione Marco Marsilio e il sindaco di Pineto Alberto Dell’Orletta, nonché la Protezione civile e l’Arci nazionale. A rispondere alle contestazioni è il presidente provinciale dell’associazione Giorgio Giannella. «Ci sono stati ritardi nel trasferimento dei fondi dalla Protezione civile all’Arci Nazionale», precisa, «tra il fine settimana e l’inizio della prossima provvederemo a erogare le somme inerenti il pocket money e vitto del mese di maggio. Ho proposto la liquidazione dei mesi mancanti in un’unica soluzione in un recente incontro con i vertici della Protezione civile nazionale e su tale ipotesi si è trovata ampia convergenza» .
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