Edizione digitale"Riprendiamoci Roseto partendo dalle donne"
ROSETO. «Riappropriamoci della nostra città partendo dalle donne». l'iniziativa messa in atto dalle quote rosa della lista civica "Città per vivere", che oggi pomeriggio si incontreranno nell'aula magna del Palazzo del Mare di Roseto per discutere insieme su come cambiare in meglio la propria città.
«Vogliamo aprire un tavolo di confronto» dice Giorgia Settepanelli «partendo dal punto di vista delle donne, di qualunque estrazione siano, in modo da affrontare gli argomenti attraverso un'ottica diversa e, soprattutto, con una sensibilità propria del cosiddetto gentil sesso». Durante l'incontro si leggerà insieme una poesia scritta agli inizi del'900 da Domenico Ciampoli, un letterato innamorato della Roseto di quell'epoca.
«Nei versi della poesia», commenta Giovanna Forti «si ha la sensazione di sentire persino i profumi e le immagini di quel tempo passato e che purtroppo non c'è più». «Il nostro obiettivo» le fa eco Eliana Settepanelli «è di contribuire a migliorare la vita nella nostra città partendo dal verde, ecco perché oggi pianteremo delle piante di mimose in diverse zone di Roseto, proprio per dare un segnale affinché tutti i rosetani facciano altrettanto».
«Vogliamo aprire un tavolo di confronto» dice Giorgia Settepanelli «partendo dal punto di vista delle donne, di qualunque estrazione siano, in modo da affrontare gli argomenti attraverso un'ottica diversa e, soprattutto, con una sensibilità propria del cosiddetto gentil sesso». Durante l'incontro si leggerà insieme una poesia scritta agli inizi del'900 da Domenico Ciampoli, un letterato innamorato della Roseto di quell'epoca.
«Nei versi della poesia», commenta Giovanna Forti «si ha la sensazione di sentire persino i profumi e le immagini di quel tempo passato e che purtroppo non c'è più». «Il nostro obiettivo» le fa eco Eliana Settepanelli «è di contribuire a migliorare la vita nella nostra città partendo dal verde, ecco perché oggi pianteremo delle piante di mimose in diverse zone di Roseto, proprio per dare un segnale affinché tutti i rosetani facciano altrettanto».
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