Riserva del Borsacchio, è nato il primo fratino dopo tre anni di nidi distrutti

Roseto, è nato un pullo di fratino: le guide del Borsacchio lo hanno chiamato Primo. Negli ultimi tre anni, oltre dieci nidi sono stati distrutti intenzionalmente da mani umane o da cani lasciati liberi senza guinzaglio
ROSETO. Dopo tre anni di attese, delusioni e distruzioni, è nato un pullo di fratino sulla spiaggia della riserva naturale del Borsacchio. Le guide del Borsacchio lo hanno chiamato Primo: «Primo perché è il primo, dopo tanto tempo, a vedere la luce. Primo perché rappresenta un nuovo inizio, un piccolo grande segnale di speranza».
Negli ultimi tre anni, oltre dieci nidi sono andati persi. Non per eventi naturali. Ma per metà distrutti intenzionalmente da mani umane o da cani lasciati liberi senza guinzaglio, illegalmente, nella riserva. «Un risultato che non arriva per caso», dicono le guide, «è il frutto di un lavoro silenzioso, costante e totalmente volontario portato avanti da noi». Da marzo, le guide hanno monitorato ogni giorno i tre chilometri di costa della riserva, percorrendo oltre 800 chilometri a piedi e dedicando più di 450 ore alla tutela dei nidi. «E tutto questo senza alcun sostegno pubblico, convenzione o finanziamento», dicono le guide che per i prossimi 30 giorni dovranno sorvegliare Primo per proteggerlo da cornacchie e cani.