Roseto, asta deserta per la farmacia

A vuoto anche la seconda asta e la vendita della farmacia comunale si blocca 

ROSETO. Anche la seconda asta per la vendita della farmacia comunale è andata deserta. Nessuno ha infatti risposto al bando, in scadenza il 18 luglio, nonostante la riduzione del 30 per cento della base d’asta iniziale che aveva fissato il costo della farmacia in un milione e 400mila euro.

A questo punto, dunque, si blocca l’iter per la vendita della struttura comunale, come peraltro previsto nella delibera della seconda asta. Infatti, il provvedimento aveva previsto un’eventualità del genere, disponendo uno stop di almeno tre anni prima di una nuova decisione da parte dell’amministrazione comunale.

La farmacia messa in vendita si trova a Campo a Mare e il suo prezzo iniziale era stato fissato in 2 milioni di euro, frutto di un calcolo legato al fatturato della farmacia comunale, oltre a circa ulteriori 150mila euro che rappresentano il valore del suo magazzino.

L’operazione si è resa necessaria a causa delle gravi ristrettezze dell’ente, anche se le forze di opposizione hanno dato vita a una dura battaglia contro la vendita della struttura. «La farmacia comunale non è un’impresa», torna infatti a ribadire la Federazione della sinistra rosetana, «ma un bene della collettività e il suo fine non è produrre utile ma fornire servizi e aiuti ai residenti. Chiediamo ufficialmente al sindaco di Roseto di fermare la svendita della farmacia comunale».

L’operazione farmacia non sembra più tanto impellente, in quanto l’amministrazione comunale ha deliberato la vendita di altri beni pubblici, come peraltro auspicato anche dalle forze di opposizione.

Nella maxi vendita rientrerebbero villa Clemente e alcune aree sul lungomare, oltre a scuole dismesse e molti altri immobili comunali, per un totale di entrate che si aggirerebbero sui 15milioni.

Federico Centola

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