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Ruzzo, le sorgenti non bastano. Dichiarata l’emergenza idrica

L’Ato teramano autorizzato dalla Regione a captare l’acqua delle condotte Enel per potabilizzarla Forlini: «È normale in caso di caldo torrido, intanto abbiamo rinforzato le condutture sulla costa»

TERAMO. Il caldo torrido degli ultimi giorni ha fatto impennare i consumi di acqua nel Teramano tanto da spingere il Ruzzo a chiedere in tempo utile l’autorizzazione al prelievo di acqua da potabilizzare dalle condotte dell’Enel per garantire il servizio. Ieri infatti la giunta regionale ha dichiarato lo stato di emergenza idrica nel Teramano a causa della carenza idrico-potabile dovuta al progressivo depauperamento delle portate delle sorgenti, che in questo periodo dell'anno non sono più in grado di garantire i volumi necessari per l'uso quotidiano nel comprensorio. A questo scopo, su sollecitazione della Ruzzo Reti, fino al 30 settembre è stato autorizzato l’Ato teramano alla captazione di acqua fino a un massimo di 400 litri al secondo dalle condotte Enel in località Venaquila nel comune di Montorio per la distribuzione e il preventivo trattamento nell'impianto di potabilizzazione nello stesso Comune.

Il presidente del Ruzzo Antonio Forlini ha precisato tuttavia che si tratta di una procedura di routine che l’azienda attiva ogni anno per tempo in previsione delle elevate temperature e delle presenze massicce sulla costa. «Ogni volta che si ritiene necessario attivare il potabilizzatore abbiamo bisogno di mettere in atto un iter complesso, dal momento che noi dobbiamo chiedere le autorizzazioni all’Ato che a sua volta necessita delle autorizzazioni della Regione. Per non trovarci impreparati, vista l’ondata di caldo abbiamo agito per tempo». L’azienda si trova tuttavia anche quest’anno a fare i conti con un’emergenza idrica che necessita di interventi risolutivi. «Al momento», spiega Forlini, «siamo intervenuti sulla costa per alleggerire il carico della condotta litoranea di Campo a Mare di Roseto che si dirama a sud verso Pineto e a nord verso Giulianova per poi proseguire verso Tortoreto e Alba Adriatica. Su questo secondo tronco, a nord di Giulianova, siamo intervenuti in due punti distinti per riattivare delle condutture dismesse in passato. In questo modo abbiamo rinforzato di qualche decina di litri al secondo la capacità della conduttura che serve i comuni costieri a nord del litorale. Si tratta ovviamente di lavori che servono solo a tamponare l’emergenza, ma non sono ovviamente la soluzione a un problema che necessita di ben altri interventi strutturali».

L’azienda ha intanto prorogato il termine di scadenza per la presentazione delle offerte relative alla procedura di gara per i lavori di realizzazione di un impianto di depurazione al servizio dei comuni di Alba Adriatica, Colonnella, Corropoli, Martinsicuro e Tortoreto vicino allo svincolo autostradale Val Vibrata. La scadenza per la presentazione delle offerte, per gli effetti della proroga concessa, è fissata al 30 luglio.

Marianna De Troia

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