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Sagre e feste, eventi liberi e niente bandi pubblici

TORTORETO. Liberalizzazione sugli eventi e scomparsa dei bandi pubblici di assegnazione: a Tortoreto è di nuovo rivoluzione sul tema sempre caldo delle manifestazioni. Il primo aspetto è normativo e...

TORTORETO. Liberalizzazione sugli eventi e scomparsa dei bandi pubblici di assegnazione: a Tortoreto è di nuovo rivoluzione sul tema sempre caldo delle manifestazioni. Il primo aspetto è normativo e ufficiale: nella seduta di domani alle 17 il consiglio comunale sarà chiamato a discutere e approvare le bozze di modifica del regolamento di sagre e feste popolari e di quello sull’albo dell’associazioni, entrambi già riscritti all’inizio del 2019. Si tratta di una vera e propria deregulation, come la si annuncia informalmente dal municipio.
In tutte e due le bozze, la sede legale a Tortoreto non è più un obbligo per le associazioni, anche se dovranno comunque dimostrare un legame con la città. Questo servirà da una parte a favorire la realizzazione di eventi come i tornei di discipline sportive non praticate in città, dall’altra a evitare caos e polemiche come quelle vissuti nel 2019 per l’organizzazione dell’Abbuffata di pesce. Tra le modifiche normative, poi, c’è la cancellazione del numero massimo di eventi, che prima era fissato a una sagra e tre feste popolari al mese, pur mantenendo il divieto della coincidenza delle date. Il Comune elimina l’obbligo per gli organizzatori di sagre e feste popolari di destinare una parte degli incassi alle attività sociali, di cui si farà carico il municipio reintroducendo la tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Dal municipio emerge la volontà dell’amministrazione di eliminare l’assegnazione degli eventi attraverso la pubblicazione di bandi, tornando all’affidamento diretto. Una decisione in tal senso sarebbe stata già presa per le manifestazioni al di fuori delle sagre.
Luca Tomassoni
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