Scossa, paura a Montorio Sgomberate le scuole 

Per la prima volta sono stati fatti uscire all’aperto gli alunni, alcuni in lacrime L’associazione genitori: basta con la burocrazia che blocca la costruzione del polo

MONTORIO. Tanta paura, ieri mattina, per la scossa di magnitudo 3,2 che alle 10.55 ha avito come epicentro Campotosto. Scossa che, seppur di lieve entità, è stata avvertita distintamente fino a Montorio, dove sono state evacuate per precauzione le scuole di ogni ordine e grado. La scossa, avvertita per lo più nei piani superiori degli edifici, ha richiamato subito alla mente di adulti e bambini quelle che si susseguirono tra l’estate del 2016 e l’inverno del 2017 nel Centro Italia. E se tra i più piccoli della scuola primaria l’evacuazione è stata vissuta per lo più serenamente, tra i ragazzini che frequentano la scuola media inferiore il ricordo del sisma è stato più forte, tanto che in molti sono scoppiati a piangere.
Tanti anche i genitori che, presi dal panico, sono piombati nei cortili delle scuole, dove bambini e ragazzi sono rimasti (come prevede il protocollo) per circa un’ora. E in tanti, spaventati, hanno optato per portare a casa i figli. «È la prima volta che evacuiamo in tempo reale per un terremoto», ha detto la vice preside dell’istituto comprensivo Montorio-Crognaleto Giovanna Furia, «perché fortunatamente quando di sono verificati eventi sismici importanti le scuole erano chiuse. Comunque abbiamo seguito la procedura regolarmente». Anche il vice sindaco Raniero Barnabei, l’assessore alle politiche sociali Nina Nori e il consigliere delegato alla pubblica istruzione Massimo Rastelli si sono recati a scuola per rendersi conto della situazione.
Inevitabilmente, si sono riaccese le polemiche sul tanto discusso polo scolastico, per la cui realizzazione è stato riconosciuto un finanziamento di 5 milioni e mezzo dal sisma del 2009. E a parlarne è il presidente dell’ associazione “Genitori per la scuola” Biagio Soffiaturo, che lancia l’ennesimo grido di allarme «sulla burocrazia che incaglia l'iter della nuova scuola» chiedendo alla Provincia, che ha ripreso in mano le carte da circa un mese, che «faccia in fretta» ad espletare la gara entro la fine dell’anno, per dare l’incarico della progettazione esecutiva.
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