SILVI. E’ morto due mesi dopo il suo miglior amico che a febbraio si è sparato un colpo di pistola in auto. Pasquale Lerino, 23 anni a giugno, residente a Silvi paese, è deceduto nel primo pomeriggio di ieri all’ospedale di Pescara. Ci era arrivato a bordo di un’ambulanza del 118 in una disperata corsa dopo un drammatico incidente in via degli Uliveti, vicino alla stazione ferroviaria di Silvi: in quel momento pioveva tanto, Lerino era in sella alla sua potente moto Suzuki quando si è schiantato contro una macchina proveniente sulla corsia opposta.

Da una prima ricostruzione fatta da vigili urbani e polizia stradale è ipotizzabile che il centauro possa aver invaso la carreggiata opposta, ma questa è solo una delle tante ipotesi al vaglio. Il perchè e il come dell’incidente saranno i rilievi futuri a stabilirlo. Per ora resta il dolore dei suoi familiari e dei suoi tanti amici che già nel tardo pomeriggio di ieri si sono ritrovati all’obitorio dell’ospedale di Pescara. I primi a soccorrere il giovane sono stati gli automobilisti di passaggio e un vigile urbano che è intervenuto anche con un massaggio cardiaco. Ma le condizioni del giovane sono subito apparse molto gravi e la disperata corsa al vicino ospedale di Pescara non gli ha salvato la vita. L’uomo è morto per le gravi lesioni riportate nel violento impatto con la vettura. Il giovane indossava il casco, ma nell’impatto si è slacciato ed è finito a terra. La moto e la macchina, una Fod Ka condotta da un 50enne, sono stati sequestrati su disposizione dell’autorità giudiziaria e portati nel deposito giudiziario dell’autocarrozzeria Pianacce di Silvi. Lerino abitava con i familiari a Silvi paese. Già da ieri il suo profilo Facebook si è riempito di messaggio di cordoglio e di ricordi dei suoi amici. «Non possiamo crederci», hanno scritto, «non è possibile. Abbiamo parlato stamattina e ora non ci sei più». A febbraio il suo miglior amico Franco Morelli, 21 anni, si è ucciso con colpo di pistola alla testa esploso a bruciapelo nella sua auto parcheggiata in prossimità della pineta, a Sud della Torre di Cerrano. Per ricordarlo Lerino aveva organizzato una fiaccolata notturna a cui avevano partecipato in tantissimi proprio per testimoniare il dolore provocato da una morte assurda. Fino a ieri sera i funerali del giovane non erano stati ancora fissati. (d.p. e d.f.)

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