Spaccatura tra i costruttori

Attacco di Di Gennaro alla presidenza dell'Ance provinciale
TERAMO. La pace all'interno dell'Associazione costruttori edili è durata appena sei mesi. Ora arriva una forte presa di posizione di Flavio Di Gennaro contro la presidenza targata Di Eleuterio. Di Gennaro dice di farsi portavoce di malumori estesi fra gli imprenditori edili.
Pare che ci siano diversi motivi di scontento. Alcuni sono legati all'alluvione, anche per la gestione degli appalti urgenti. Di Gennaro rileva che non ‹‹si conoscono le strategie che l'associazione vuol mettere in campo per contrastare la crisi economica e per rilanciare il settore. Eppure la situazione delle imprese sembra aggravarsi ogni giorno di più, ma forse il presidente è distratto››.
L'avversario alle elezioni Ance di Armando Di Eleuterio parla di alluvione e dei 120 milioni di danni. ‹‹L'Ance ha annunciato la richiesta di un incontro urgente col presidente Chiodi, ma ad oggi le imprese associate, che hanno avuto danni ingenti dall'alluvione, non sono state informate dell'esito di quest'iniziativa. Devo dedurre che l'incontro non è stato mai organizzato o se si è svolto chi vi ha partecipato ha ritenuto di non informare gli associati››.
Un accenno alla missione in Montenegro ritenuta insufficiente e alla necessità di aprire una nuova fase delle relazioni industriali, cosa di cui non si ha notizia. ‹‹Il mio timore è che ancora una volta l'Ance dimentichi i reali problemi della categoria, a vantaggio di una politica associativa personalistica e votata al ribasso, costruita secondo logiche e schemi del passato e che purtroppo si perpetuano››. Di Gennaro auspica un impegno forte di tutta la categoria affinchè le imprese possano competere su mercati nuovi. E poi l'affondo: ‹‹a Teramo ho il timore che l'Ance della presidenza Di Eleuterio stia diventando lo strumento di gestione del politico potente di turno››.
Pare che ci siano diversi motivi di scontento. Alcuni sono legati all'alluvione, anche per la gestione degli appalti urgenti. Di Gennaro rileva che non ‹‹si conoscono le strategie che l'associazione vuol mettere in campo per contrastare la crisi economica e per rilanciare il settore. Eppure la situazione delle imprese sembra aggravarsi ogni giorno di più, ma forse il presidente è distratto››.
L'avversario alle elezioni Ance di Armando Di Eleuterio parla di alluvione e dei 120 milioni di danni. ‹‹L'Ance ha annunciato la richiesta di un incontro urgente col presidente Chiodi, ma ad oggi le imprese associate, che hanno avuto danni ingenti dall'alluvione, non sono state informate dell'esito di quest'iniziativa. Devo dedurre che l'incontro non è stato mai organizzato o se si è svolto chi vi ha partecipato ha ritenuto di non informare gli associati››.
Un accenno alla missione in Montenegro ritenuta insufficiente e alla necessità di aprire una nuova fase delle relazioni industriali, cosa di cui non si ha notizia. ‹‹Il mio timore è che ancora una volta l'Ance dimentichi i reali problemi della categoria, a vantaggio di una politica associativa personalistica e votata al ribasso, costruita secondo logiche e schemi del passato e che purtroppo si perpetuano››. Di Gennaro auspica un impegno forte di tutta la categoria affinchè le imprese possano competere su mercati nuovi. E poi l'affondo: ‹‹a Teramo ho il timore che l'Ance della presidenza Di Eleuterio stia diventando lo strumento di gestione del politico potente di turno››.
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