Sterilizzato il Mazzini Pronta la Rianimazione 

Cantieri aperti nei diversi presidi Asl, a Giulianova lavori per l’ospedale Covid  Tre Usca pronte al via a Teramo, Bisenti e Tortoreto, ma mancano le mascherine

TERAMO. Asl: si chiude un cantiere, se ne aprono altri.
RIANIMAZIONE COVID. Si chiude è quello per realizzare la Rianimazione Covid all’ospedale di Teramo, nell’ex sanatorio. Ieri è stato fatto il collaudo degli impianti dei gas medicali e pulito il reparto al pianterreno e oggi dovrebbero essere spostati i malati – che ora sono in posti di terapia intensiva allestiti nelle Malattie infettive – nei sei posti attivati. Per ora questi sono i letti, anche se in teoria il reparto può arrivare a 18. Adesso ci sono 14 posti di terapia intensiva Covid: sei a Teramo e otto ad Atri.
OSPEDALE DI GIULIANOVA. C’è poi il nuovo cantiere: fervono i lavori da un paio di giorni all’ospedale di Giulianova per adeguare il padiglione est ai ricoveri di pazienti positivi. Si stanno allestendo percorsi dedicati ai malati Covid: ad esempio dei due ascensori finora aperti al pubblico uno è stato riservato ai pazienti infetti. La Rianimazione, che ufficialmente ha sei posti, è stata dotata di “zona filtro” necessaria per decontaminare chi entra e chi esce. Il problema della Rianimazione è la carenza di personale: fra malattie, aspettative per maternità e trasferiti gli anestesisti sono rimasti in tre. Se non si risolve il problema sarà impossibile farla funzionare H24.
OSPEDALE DI TERAMO. Intanto il Mazzini è tornato “pulito”. Trasferiti ad Atri i 14 degenti che hanno contratto il Covid a Medicina e Oncologia, si sta provvedendo alla disinfezione delle corsie. Ieri ne hanno riaperta una di Medicina e oggi è prevista quella di Oncologia.
Inoltre è in via di ultimazione l’allestimento del reparto che ospiterà i casi sospetti: è al prima piano del primo lotto, nell’ex Ginecologia.
USCA. Tre Usca sono già pronte a partire. Le Unità speciali di continuità assistenziale effettuano i controlli domiciliari dei malati o sospetti contagiati di Covid-19. E’ tutto pronto nelle Usca di Teramo, Bisenti, Tortoreto. Il problema è che la Protezione civile non fornisce i Dpi, dispositivi di protezione individuale (mascherine, tute, calzari e altro), senza i quali il personale non può andare in giro. Finora sono stati arruolati per le Usca 27 medici – oltre al resto del personale non medico – ma stanno arrivando altre adesioni, per cui si potrebbe pensare ad aprire altre Usca oltre alle cinque previste. Infatti a breve se ne apriranno altre due, entrambe nella “Casa rosa” di Roseto dove ce ne sarà anche una per Pineto, Silvi e Atri. Per tutte è già pronta l’attrezzatura e persino la dotazione per mettere in sicurezza le auto, con coprisedili monouso e sterilizzatrice. (a.f.)
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