«Su Silvi una colata di cemento»

Sinistra Ecologia e Libertà contesta la lottizzazione Le Dune e chiede a Demanio e Capitaneria di effettuare un riconfinamento

SILVI MARINA. Una vera e propria colata di cemento sta travolgendo Silvi. Lo sostengono i consiglieri comunali di opposizione Carlo Tieri e Giovanni Rocchi, in riferimento ai lavori di costruzione del complesso residenziale Selene Sirio Vega-Le dune direttamente sulla spiaggia della cittadina.  Palazzine fino a sette piani di altezza, per oltre 35mila metri quadri di costruzioni, su un'area di circa 12mila ettari a ridosso del mare. La lottizzazione iniziale prevedeva 18mila metri quadri, ma un successivo accordo di programma tra la società Opera e il Comune di Silvi ha cambiato le carte in tavola.

«In cambio la cittadinanza riceverà solo una scuola», ha spiegato il consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Giuseppe Di Febo, «tra l'altro in una posizione spiacevole a causa dell'inquinamento acustico, perché a ridosso della linea ferroviaria».  Le critiche degli esponenti del partito riguardano poi la vivibilità di una cittadina che conta quasi settemila seconde case: «Un carnaio d'estate e un cimitero d'inverno». Dopo Alba Adriatica, infatti, Silvi ha il territorio più piccolo della provincia di Teramo, con una popolazione che in agosto tocca le 80mila unità.

Ci sarebbe bisogno di uno sviluppo organico e invece, secondo Sel, questo progetto crea ulteriore caos, nella totale assenza di parcheggi e aree verdi.  Il partito di opposizione ha ripercorso la lunga storia di questo lotto di terreno, conclusa qualche anno fa con una transazione che ha chiuso una battaglia giudiziaria durata trent'anni e che prevedeva un percorso legato alla qualità edificatoria, per permettere l'insediamento stabile di nuclei familiari ed evitare la creazione delle ennesime palazzine-fantasma.

Ma con l'aumento delle cubature, sostiene Sel, le cose sembrano diverse, senza contare il problema dell'erosione della costa che ha portato, come ha detto il coordinatore provinciale di Sinistra e Libertà, Tommaso Di Febo, a diffidare l'Agenzia del demanio e la Capitaneria di porto per far effettuare un riconfinamento demaniale. Dello stesso avviso il consigliere regionale dei Verdi Walter Caporale, che ieri mattina, nella conferenza stampa tenuta a Pescara, ha richiamato l'attenzione sulla salvaguardia della costa abruzzese dalla speculazione edilizia. (m.d.s.)

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