Teatro romano, via alle modifiche del progetto 

Entro 45 giorni lo studio Bellomo dovrà recepire le prescrizioni della Soprintendenza sul recupero

TERAMO. Il progetto di recupero del teatro romano sarà adeguato alle prescrizioni della Soprintendenza archeologica regionale entro 45 giorni. A fissare il termine è una delibera approvata ieri dalla giunta municipale, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Giovanni Cavallari, che acquisisce la relazione del tecnico responsabile del procedimento sulle modifiche da apportare all’intervento prospettato dall’architetto palermitano Girolamo Bellomo e dal suo staff. Per l’amministrazione cittadina si tratta di un ulteriore passo in avanti importante nella procedura che ha portato, a fine marzo scorso, all’approvazione della variante urbanistica per lo smantellamento di casa Salvoni e del moncone di palazzo Adamoli sotto i quali è tutt’ora nascosta la cavea bassa.
Nella delibera consiliare, infatti, sono state recepite le prescrizioni dettate dalla soprintendenza relativamente ad alcune delle soluzioni progettuali indicate da Bellomo per il recupero del teatro romano in modo da renderlo funzionale a ospitare spettacoli con 600 posti. Ulteriori indicazioni sull’intervento da realizzare sono scaturite dal confronto con associazioni e cittadini organizzato dal Comune, alla presenza del progettista, a inizio febbraio nella sala conferenze del Parco della scienza. Le prescrizioni, che attengono ai camminamenti tramite cui collegare l’area archeologica allo spazio circostante, all’allestimento della copertura in stile velarium romano per proteggere i resti dell’antica struttura e le rampe laterali per l’accesso dei disabili, nonché il divieto di realizzare nuovi locali nello spazio sotto l’imea cavea, sono state considerate tassative della soprintendenza regionale per il nulla osta definitivo all’opera. L’atto approvato ieri dalla giunta completa i passaggi amministrativi che consentiranno al Comune di avere la versione definitiva del progetto entro metà aprile e predisporre la gara d’appalto per l’avvio dei lavori. L'amministrazione cittadina tiene dunque a evidenziare che trovano pieno riscontro i tempi indicati per il completamento della procedura «tratteggiando una prospettiva decisamente storica per il futuro culturale e turistico della nostra città». (g.d.m.)
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