Teramo, gli studenti del Comi occupano per protesta l'istituto

I ragazzi del Comi occupano la scuola per dire no al piano degli accorpamenti scolastici. Da ieri sera decine di studenti dell'Itc teramano dormono e vivono a scuola in attesa della manifestazione prevista per domani

TERAMO. I ragazzi del Comi occupano la scuola per dire no al piano degli accorpamenti scolastici. Da ieri sera decine di studenti dell'Itc teramano dormono e vivono nella scuola. C'è chi ha portato da casa le bibite, chi panettoni e pandoro. Tutto ciò in attesa della manifestazione con corteo e striscioni previsto per domani in centro. Ma in queste ore si sta anche consumando una trattativa tra gli studenti e la Provincia. Dopo aver appreso delle proteste del Comi, l'assessore alla Pubblica Istruzione Giuseppe Antonio Di Michele si è sentito con il dirigente della scuola e si detto disponibile, insieme al presidente Valter Catarra, ad incontrare i ragazzi.

«Va chiarito subito un aspetto: non abbiamo tolto alcun indirizzo turistico al Comi e per quanto riguarda l'autonomia il Comi l'aveva già perso lo scorso anno quando è stato accorpato all'istituto per geometri Forti. Con la proposta di Piano approvata dal consiglio la scorsa settimana», continua Di Michele, «abbiamo accolto le richieste dei rispettivi dirigenti a procedere ad accorpamenti più logici per indirizzi di studio. Quindi, proponiamo che il Comi, istituto commerciale, venga accorpato al Pascal e che l'istituto per geometri Forti venga aggregato all'istituto tecnico Alessandrini. E questo per una evidente necessità, espressa dagli stessi dirigenti, di aggregare istituti simili fra loro: i commerciali con i commerciali, i tecnici con i tecnici. Per quanto riguarda gli indirizzi di studio, al Comi non è stato tolto nulla e l'indirizzo turistico rimane: nel Piano è stata inserita la richiesta dell'Istituto Di Poppa di poter attivare l'indirizzo turistico. L'ultima parola», conclude Di Michele, «spetterà alla Regione». Che sta decidendo proprio in queste ore.

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