Teramo, prostituta a 16 anni. Gli sfruttatori: lei era consensiente

2 Luglio 2014

Tre persone  vennero arrestate nel luglio dell’anno scorso quando furono sorprese sulla Bonifica del Tronto in compagnia della minorenne, una ragazzina rumena

TERAMO. Hanno provato a giustificarsi dicendo che la ragazzina di 16 anni – che secondo le accuse avevano obbligato a prostituirsi – aveva liberamente scelto di vendersi sulla Bonifica del Tronto. E’ stata dedicata all’esame degli imputati l’udienza di ieri del processo a tre romeni – Florian Heves, Ioan Adrian Precup e Daniel Subtirel – accusati di prostituzione minorile e del più grave reato di riduzione in schiavitù, delitto che viene giudicato dalla corte d’assise.

I tre vennero arrestati nel luglio dell’anno scorso quando furono sorpresi sulla Bonifica del Tronto in compagnia della minorenne, una ragazzina rumena che era sentimentalmente legata a Heves, di venti anni più anziano. Sarebbe stato quest’ultimo a convincerla a venire in Italia, dove lui già si trovava, facendole credere che le avrebbe offerto un periodo di vacanza. Per l’accusa, invece, i tre la obbligarono a prostituirsi, tenendola soggiogata e senza documenti. Due degli imputati – il terzo ha preferito non rispondere all’interrogatorio – hanno provato a discolparsi sostenendo che era stata lei a decidere di prostituirsi quella sera, visto che il gruppetto aveva finito i soldi per continuare la vacanza in Italia. Quanto sia credibile questa ricostruzione dei fatti lo stabilirà la corte che tornerà a riunirsi il 7 ottobre per emettere la sentenza.(e.a.)

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