Teramo, protesta in ospedale per i parcheggi scomparsi

I consiglieri comunali di opposizione segnalano il taglio operato dalla Asl Restano pochi posti per disabili e dializzati, costretti a pagare la sosta

TERAMO. «Ditelo, ditelo che è uno scandalo». E ancora: «Parcheggi riservati agli autorizzati, ma chi sono?». Questo solo alcune delle proteste raccolte spontaneamente durante il giro dei consiglieri comunali d’opposizione nel piazzale dell’ospedale. Pd, Idv, Rifondazione e la civica “Città di virtù” hanno sfidato la canicola per illustrare sul posto quanto accade al Mazzini.

Il primo a prendere la parola è Valdo Di Bonaventura (Idv) che ricorda il caos in ospedale per gli accorpamenti, sottolineando la gravità di quello di oncologia. Non basta: «Sono stati fissati a terra decine di birilli per eliminare i parcheggi liberi - solo nel vialetto per il pronto soccorso ne sono scomparsi più di 30: si poteva recuperarne almeno una parte- e indurre i pazienti e i parenti a servirsi del megaparcheggio. I parcheggi a pagamento vanno bene solo se sono una risorsa in più, non un obbligo». Di Bonaventura osserva che ormai «la Asl si distingue solo per la nomina di primari e promozioni di nostri colleghi» e che la commissione sanità in Comune non esiste, da mesi ho chiesto invano la sua convocazione: ho massimo rispetto per il suo presidente ( Di Barlolomeo, ndr) ma è in conflitto di interessi, ne chiedo le dimissioni». Silvio Antonini (Città di virtù) fa notare che i parcheggi per disabili sono troppo pochi. Ce ne sono 4 vicini al primo lotto, altri 4 poco più distanti e solo 3 davanti al secondo. «E fanno pagare anche i disabili che vanno al megaparcheggio, è una vergogna», osserva mentre telefona a un disabile che si è sentito chiedere i soldi per la sosta e che in viva voce conferma l’accaduto, sottolineando che altrove le prime due ore di sosta sono gratis. Antonini fa notare: di parcheggi “rosa” per le donne incinte nemmeno a parlarne.

«La città si è vista una collina cementificata», aggiunge Sandro Santacroce (Rifondazione), «e questo è il risultato: buona parte dei parcheggi gratis sono stati tolti. Abbiamo un consiglio comunale ostaggio dei medici e una sanità con conflitti di interessi pesantissimi. Il risultato è che i reparti sono in caduta libera e c’è una fuga di professionisti. Questo manager va mandato via». Santacroce fa notare che i birilli inchiodati davanti al secondo lotto rendono impossibile alle ambulanze avvicinarsi alla tettoia e con la pioggia i malati si bagneranno. I consiglieri rilevano che il taglio di posti – «sono stati davvero tutti chiesti dai vigili del fuoco? Non c’erano alternative?» - non ha giovato ai dializzati: al secondo lotto per loro ci sono solo 4 posti. E a proposito di riserve, ci si chiede chi siano gli “autorizzati” che hanno ben 21 posti riservati, davanti ai chioschi: di sicuro nessuna auto esibisce un qualsiasi tagliando. «Ci siamo opposti al progetto di questo parcheggio», aggiunge Alberto Melarangelo (Pd), «è un’opera orribile, chiedemmo di nasconderla con giardini verticali e per tutta risposta la maggioranza ci disse che non volevamo far crescere l’ospedale. Ecco come cresce». «La carenza di personale è drammatica», continua Gianguido D’Alberto (Pd), «e si ripercuote su personale e pazienti, la sanità non è solo far quadrare i conti, ma diritto alla salute. Ormai ci si basa solo sulla buona volontà del personale: non è accettabile». I consiglieri avvisano: sono disposti a scardinare i birilli se la Asl rimarrà sorda alle lamentele dei teramani rappresentate in conferenza stampa.

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