Teramo, riqualificazione dell’ex stadio. La curva: «Ora fuori il progetto»

Il tifo biancorosso suona la sveglia all’amministrazione: «Fino a oggi solo chiacchiere e annunci» e chiede che il piano di intervento atteso da anni venga presentato alla città entro il 15 ottobre
TERAMO. Dopo proposte e annunci, i gruppi ultrà del Teramo calcio in una nota firmata “curva Est” intervengono sulla riqualificazione del vecchio stadio. Riqualificazione che, per ora, non ha una forma: non c’è, ed è ciò che il tifo organizzato contesta, un progetto messo nero su bianco sul quale confrontarsi. E dalla curva si leva un ultimatum: visionare la proposta entro il 15 ottobre.
La richiesta arriva, come spiega la nota, dopo lunghe attese e impegni non concretizzati: «Nell’ultimo anno abbiamo avuto svariati incontri con l’amministrazione, per conoscere il progetto stesso ma ad oggi non abbiamo ancora avuto nessuna possibilità di visualizzare un progetto reale su carta con la sola descrizione verbale che ci è stata fatta negli incontri», scrive la curva Est ricostruendo puntualmente i vari passaggi tecnici ed economici che hanno interessato l’ex stadio negli ultimi anni, gli annunci sulla stampa da parte dell’amministrazione e l’impegno del movimento “Giù le mani dal comunale” che si fece promotore del referendum. Ad oggi «ancora non esiste nessun progetto e nonostante da aprile ci venga mensilmente reiterata la promessa di poterlo visualizzare a breve, noi ancora non l’abbiamo visto. Nel frattempo l’incremento economico avrebbe prodotto la “fantastica idea” di dotare la città dell’ennesimo parcheggio da lasciare deserto e il conseguente sollevamento del campo rispetto al suo attuale livello o per lo meno ripetiamo ciò che solo a chiacchiere è uscito in questi mesi», prosegue la nota.
I tifosi pongono poi il problema dei fondi (12 milioni) che potrebbero andar persi: «Non vorremmo essere di fronte a una “programmatica” perdita di tempo per poi ritrovarci all’ultimo momento a dover accettare tutto ciò che ci viene proposto per la sola promessa di mantenere parte della struttura storica dell’impianto stesso. In tal caso sia chiaro che gli eventuali ostacoli che andremo a mettere in atto nel caso tale progetto non rispettasse i vincoli posti fino ad oggi non sarebbero nostra responsabilità, ma di chi in questi mesi non ha fatto altro che perdere tempo». Ieri intanto in Comune, probabilmente in seguito al pressing della Est, si è tenuta una nuova riunione fra ente e tecnici sul progetto.
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