Torna il gas in ottomila case, ma a Teramo resta l'emergenza

Tecnici al lavoro: incompleto il ripristino in centro storico, oggi tocca a viale Bovio

TERAMO. Il pranzo di Pasqua è salvo in extremis per ottomila famiglie. Sono tante infatti le utenze del gas riattivate fino a ieri sera.

I fortunati che hanno smesso di usare mezzi di fortuna per cucinare e riscaldarsi sono gli abitanti di Collurania, Bivio Miano, Villa Romita, Villa Viola e Cannelli, Castogno e Scapriano alto e quelli dei quartieri di San Berardo, Gammarana, Villa Mosca e Madonna delle Grazie. I tecnici della 2i Rete gas avevano previsto per ieri anche il riallaccio delle utenze del centro storico, che però non è stato ultimato. Ieri sera alle 20 a malapena è stato ultimato l’asse corso De Michetti-Cerulli e la parallela via Savini. Stamattina dunque sarà la volta degli abitanti di corso San Giorgio, con relative traverse e parallele fino alle due circonvallazioni, Spalato e Ragusa, e a viale Mazzini e via Di Paolantonio. Nel pomeriggio sarà la volta di viale Bovio, via Rischiera e via Dati.

«Ci stiamo mettendo tutto l’impegno», commenta Andrea Vallebona, responsabile del dipartimento Centro della società di distribuzione, «ma non è un lavoro facile. In particolare il centro storico è impegnativo, in quanto densamente popolato. Poi molti sono fuori casa, quindi poi bisogna tornare indietro quando rientrano. Saremo agevolati se non pioverà: sarà tutto rallentato con la pioggia. Comunque è importante che la riattivazione venga fatta da un tecnico, per ragioni di sicurezza: è la procedura più corretta che garantisce tutti».

A più di due giorni dall’interruzione della fornitura di gas alla cabina di Carapollo, però, ancora non si conoscono le cause del disservizio. E come spesso avviene in queste situazioni di incertezza, la fantasia si scatena. Si sentono in giro diverse ipotesi. Quella più ricorrente è: «E’ successo qualcosa di grave e non ce lo vogliono dire».

Le cause sono oscure anche al responsabile della 2i Rete gas. «Non sappiamo nulla di preciso in merito al disservizio», conferma Vallebona, «sappiamo che c'è stato un problema perchè la distribuzione la gestiamo noi. Sappiamo che dalle 18,44 alle 19,50 non è arrivato il gas alla cabina. Abbiamo avuto una comunicazione dalla Società Gasdotti Italia che gestisce il metanodotto di trasporto: dicono che stanno facendo le verifiche e che è un loro disservizio». La 2i Rete gas interpreta questa comunicazione come un’assunzione di responsabilità: «Per noi è sufficiente, d’altronde noi prendiamo il gas da loro», osserva Vallebona che conclude dicendo che è prematuro «pensare ai danni, prima dobbiamo risolvere i problemi della popolazione».

Oggi sarà il terzo giorno pieno di emergenza-gas. Le prime telefonate di cittadini che segnalavano l’interruzione della fornitura ai vigili del fuoco sono infatti arrivate intorno alle 20 di giovedì. La portata di quanto accaduto è stata compresa appieno venerdì, quando in prefettura si è parlato di quattro-sei giorni per ripristinare la fornitura nelle 21.348 utenze di Teramo e Torricella. E considerato che oltre a tutta Torricella (che ha più di 800 utenze) mancano interi quartieri del capoluogo come la Cona, Piano della Lenta, Fonte Baiano, Piano Solare e Ponte Vezzola-Castagneto, i sei giorni forse ci vorranno tutti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA