Traffico di auto all’estero con un’azienda fantasma 

La polizia stradale scopre un giro di acquisti in Germania per frodare il fisco compiuti da un autosalone esistente solo sulla carta: denunciati quattro romeni

ROSETO. Una rivendita di auto inesistente, con un titolare romeno falsamente residente a Roseto. La polizia stradale di Teramo, con il nucleo di polizia economico-finanziaria della Finanza di Teramo e dell’Agenzia delle entrate di Giulianova, ha scoperto una mega truffa ai danni dello Stato. Tutto si inquadra in un’operazione contro il riciclaggio di veicoli di illecita provenienza, coordinata dalla Procura e condotta dalla squadra di polizia giudiziaria, che ha permesso di individuare e denunciare quattro romeni (per ora irrintracciabili) per frode fiscale, falso ideologico e materiale, omessa dichiarazione e versamento dell’imposta sul valore aggiunto.
Tutto è iniziato nel 2018 quando la Polstrada ha sequestrato una Mercedes rubata e riciclata con falsi documenti di circolazione francesi. Indagini ad ampio spettro hanno portato gli agenti a scoprire una rivendita di auto “fantasma” a Roseto condotta da un romeno, anagraficamente residente a Roseto. Ma ai rispettivi indirizzi non c’erano nè l’autosalone nè l’abitazione del romeno. Di conseguenza l’attività commerciale inesistente è stata fatta cancellare dal registro delle imprese alla Camera di commercio e il romeno dai residenti al Comune. Ulteriori indagini, supportate dall’Agenzia delle entrate, hanno evidenziato che il romeno e tre collaboratori della stessa nazionalità avevano acquistato 37 auto già immatricolate e poi cancellate soprattutto in Germania. Probabilmente la banda metteva in atto la cosiddetta “triangolazione fiscale” per evitare di pagare l’Iva: le auto venivano acquistate in Germania e Olanda e rivendute nei Paesi dell’Est senza pagare la tassa e senza passare per l’Italia. Un giro stimato in un milione di euro, su cui ovviamente non sono state pagate le tasse. In effetti c’è solo un’auto rintracciata in Italia, a Pescara, con una documentazione fiscale falsa, ma poi regolarmente immatricolata.
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